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Calatafimi, atti vandalici al cimitero. Il Comune sporge denuncia contro ignoti

Calatafimi, atti vandalici al cimitero. Il Comune sporge denuncia contro ignoti
21 giugno
18:18 2017

CALATAFIMI SEGESTA. È ignota la matrice del gesto che ha portato alcuni malviventi a oltraggiare le sepolture dei defunti Calatafimesi. Nella notte tra lunedì e martedì, ignoti si sono introdotti illecitamente all’interno del cimitero comunale, dissacrando alcune tombe. Vetri, portafiori e lastre di marmo sono stati rotti senza alcun rispetto della sacralità del luogo e delle persone ivi sepolte. Probabilmente si tratta di una bravata fine a se stessa, dove a fare da protagonista in una sera noiosa, è stato lo scarso intelletto dei responsabili.

Come stimato dai tecnici comunali e dai Carabinieri, che stanno portando avanti le indagini, ad essere intaccate sono state circa 30 tombe: dalle cappelle gentilizie dove sono stati rotti i vetri ai semplici loculi. Fortunatamente non sono state profanati i sarcofaghi in legno.

Tra i primi, dell’organo esecutivo, a recarsi sul luogo l’assessore Giacomo Tobia, avvertito da alcuni cittadini e dai tecnici comunali: “È un atto riprovevole mai accaduto in questa città. Quella di ieri mattina è una scoperta macabra che lede non solo la dignità dei defunti e dei loro familiari ma l’intera collettività.”

Da una prima ricostruzione, i vandali hanno utilizzato delle pietre per spaccare alcune lastre di marmo, tentando anche di divellere le piastre. Successivamente hanno utilizzato i pezzi di marmo rotto per arrecare danno alle altre tombe vicine.

Turbata la vice sindaco Maria Gandolfo: “Quanto accaduto nei giorni scorsi è un gesto in commentabile. È triste pensare che possa esistere un ‘umano’ che arrivi a violentare con questi gesti le anime dei defunti che meritano di riposare nella pace. A mio avviso non sono soltanto atti vandalici fini a se stessi ma bisognerebbe capire perché si è arrivati proprio lì. Nel dire comune tutti attribuiscono il gesto ad adolescenti, io non mi sento di condannare nessuna categoria finché non si conoscono i colpevoli. Di certo hanno voluto mandare un messaggio, non chiaro, ma hanno comunicato qualcosa, il disagio sociale, la non accettazione delle regole imposte dalla civiltà, il male di vivere. Un appello invece a chi si sente esonerato da tutto ciò che di brutto accade nella nostra città, proviamo ad interrogarci su quanto vogliamo bene a noi stessi, solo così potremo conoscere il livello di bene da poter donare agli altri. Sono profondamente dispiaciuta”

Il Comune di Calatafimi Segesta ha sporto denuncia contro ignoti.

(La foto è stata inserita a titolo esplicativo della violenza dell’atto senza volere ledere ulteriormente la dignità delle persone) 

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Agostina Marchese

Agostina Marchese

Nata a Salemi, giornalista, ha studiato scienze politiche e delle relazioni internazionali. Crede nel giornalismo d’inchiesta e a quello di strada tra le persone e per le persone. Collabora con “Belice c’è” e ha fondato una rivista sull'eterno femminino. È stata corrispondente del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Telejato e Report. Ama la politica, la natura e andare oltre le apparenze.

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