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Pescherecci Mazaresi assaltati tra la Libia e la Tunisia

Pescherecci Mazaresi assaltati tra la Libia e la Tunisia
03 agosto
18:22 2017

Si è concluso, per fortuna, senza alcun ferito, un gravissimo episodio, che ieri sera ha visto come protagonisti un peschereccio mazarese l’Anna madre, ed una motovedetta militare tunisina. Ad assistere al tutto è stato l’equipaggio di un altro peschereccio, l’Aliseo, che si trovava anch’esso in quella zona, a circa 30-35 miglia da Zarzis, una località tunisina. Dalle testimonianze raccolte, è infatti emerso che l’imbarcazione tunisina, ha tentato di assaltare l’Anna madre, cominciando, ad un certo punto, a far partire anche dei colpi di arma da fuoco nella loro direzione. L’Aliseo, assistendo all’assalto, ha subito chiamato la Marina militare italiana, che prontamente ha fatto giungere sul posto un aereo ed una nave militare. A questo punto, dinanzi l’intervento della Marina, l’imbarcazione tunisina si è ritirata. Si pensa che dietro questo episodio si nasconda la cosiddetta “guerra del pesce”, che da anni caratterizza queste zone, ma non è da escludere che l’accaduto sia legato all’attuale clima di tensione che accompagna la missione italiana in Libia, per fronteggiare l’emergenza immigrati. L’equipaggio della motovedetta tunisina invece, si sarebbe giustificata dicendo di aver effettuato una valutazione sbagliata della distanza dalla costa tunisina, del nostro equipaggio mazarese, invece da quanto è emerso dai tracciati del blue-box, il peschereccio italiano si trovava in acque internazionali. Alla luce di tutto ciò, Giampiero Giacalone, uno degli armatori dell’Anna madre, ha affermato che «sarebbe giusto che il governo tunisino esprimesse le proprio scuse, non solo a noi pescatori, ma anche al governo italiano, auspicando che episodi del genere non si verifichino più».

Valentina Mirto

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