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Cinque domande a… Santo Corrente

Cinque domande a… Santo Corrente
29 settembre
15:56 2017

Inauguriamo la nostra rubrica “Cinque domande a…” con un’intervista a Santo Corrente. Noto esponente politico partannese conosciuto in tutta la provincia., Corrente oltre ad essere attualmente un consigliere di maggioranza nel comune di Partanna, vanta una esperienza da ex consigliere provinciale dal 2008 al 2013 nella lista ruggirelliana della Mpa.  Da poco eletto presidente dell’Unione dei Comuni di cui fanno parte, oltre a Partanna (capofila), Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale), Corrente si occuperà per la durata di un anno di coordinare i lavori del Consiglio dell’Unione su molteplici tematiche riguardanti la Valle del Belìce: promozione dei prodotti della zona, e-Government, randagismo, controllo di gestione etc…

1. Lei è diventato da pochi giorni Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valle del Belice: si tratta di un ruolo puramente rappresentativo, oppure c’è realmente la possibilità di incidere a livello locale e non solo?
Innanzitutto vorrei ringraziare la redazione per la gentilezza avuta nei miei confronti. È una domanda difficile. Un ringraziamento doveroso va ai colleghi consiglieri dell’Unione dei Comuni della Valle del Belice, che mi hanno manifestato la loro fiducia e la loro stima nel momento in cui mi hanno eletto Presidente del Consiglio dell’Unione. La prassi vuole che questa carica ruoti annualmente in una sorta di turnover tra i rappresentanti dei vari Comuni. Non è una cosa obbligatoria ma secondo questa prassi stavolta toccava ad un consigliere di Partanna e sono stato scelto io. Sono stato eletto con 10 voti favorevoli e un astenuto su 11 votanti quindi ho ottenuto quasi l’unanimità dei consensi. Il ruolo è quasi del tutto rappresentativo perché sostanzialmente il Presidente del Consiglio dell’Unione può incidere ben poco. Il suo compito è quello di coordinare bene i lavori dell’aula, di farsi portavoce delle istanze dei consiglieri nei confronti della Giunta e del Presidente dell’Unione, di nominare i componenti delle due commissioni.

2. Quali sono le potenzialità che l’Unione può mettere in campo per valorizzare il territorio?
Le potenzialità passano attraverso un regolamento e uno statuto che sono stati approvati in sede di costituzione dell’Unione, ma devo ammettere che su questo aspetto siamo un po’ indietro. Le potenzialità sono limitate, e anche rispetto a queste potenzialità si è fatto poco per motivi contingenti che non le sto a dire. Si poteva fare di più e meglio, questo è il mio pensiero personale. Dovevano essere date altre risposte al territorio dando ad esempio maggiori servizi alla collettività, trattando in maniera unitaria il tema del randagismo. Il sistema è lacunoso in quanto con le varie tornate elettorali amministrative di volta in volta vanno a decadere sindaci e consiglieri, quindi si vivono momenti di vacatio, anche a livello di stimoli. Giunta e Consiglio spesso non sono incisivi come dovrebbero, e su questo faccio mea culpa. Non so se sarò capace di essere più incisivo come Presidente ma spero di riuscirci e in questo metterò tutto il mio impegno. L’attività non può essere ben pianificata perché i trasferimenti di somme dalla Regione arrivano sempre in ritardo, quindi ci si limita a fare quel poco che si può e non sempre bene. Come Unione dei Comuni riusciamo ad organizzare bene fiere e mercati, le sagre come quella del melone giallo di Gibellina, oppure ci inseriamo con degli eventi all’interno della programmazione dell’estate partannese. Questo ci porta un po’ di sviluppo economico, un po’ di turismo, la valorizzazione dei prodotti tipici, ma ripeto che si potrebbe fare molto di più. Anzi secondo me nel tempo, più che andare avanti, è stato fatto qualche passo indietro: lo dico con serenità e facendo autocritica.

3. Lei è consigliere comunale a Partanna all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Catania: si sente di fare un bilancio dell’operato dell’Amministrazione Comunale a pochi mesi dalle elezioni amministrative?
Considero positiva l’azione dell’Amministrazione Comunale. Sebbene siamo ad un anno dalla scadenza elettorale, questa Amministrazione e questo Consiglio possono continuare a portare avanti un’attività propositiva importante nei confronti dei cittadini e della città. Ci sono delle lacune, delle risposte che non si sono potute dare, però penso che a grandi linee i cittadini partannesi possano ritenersi soddisfatti, anche se alla fine è il cittadino stesso che valuta l’esperienza con il proprio voto.

4. Quali iniziative ha portato avanti in questi anni come consigliere comunale?
Non ci sono iniziative specifiche che io ho portato avanti, ma mi sono interessato di tutte le tematiche di competenza del Consiglio Comunale. Potrei parlare di randagismo, di gestione dei rifiuti, ma non c’è solo questo. Io non sono il tipo che fa l’interrogazione sul lampione che non funziona; la mia visibilità non me la creo così, io voglio essere propositivo su problemi di natura generale. Noi lavoriamo di concerto, Sindaco, Giunta e maggioranza consiliare. Ci riuniamo per produrre idee, indirizzi su cui operare, suggerimenti: penso che questo sia il ruolo del consigliere comunale nei confronti dell’Amministrazione. Devo dare atto che il Sindaco di solito recepisce le nostre indicazioni. Tirando le somme considero positiva la mia esperienza da consigliere.

5. Da veterano della scena politica locale le chiediamo quale sarà secondo lei l’esito delle prossime elezioni regionali del 05 novembre
Personalmente il candidato del centrosinistra Micari sembra una bella figura, così come mi sembra una bella figura anche Nello Musumeci. Sono persone che possono spendersi per la Sicilia. Non le dico però a chi andrà la mia preferenza come deputato, anche se chi mi conosce e conosce la mia storia politica può facilmente immaginarlo.

About Author

Agostina Marchese

Agostina Marchese

Nata a Salemi, giornalista, ha studiato scienze politiche e delle relazioni internazionali. Crede nel giornalismo d’inchiesta e a quello di strada tra le persone e per le persone. Collabora con “Belice c’è” e ha fondato una rivista sull'eterno femminino. È stata corrispondente del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Telejato e Report. Ama la politica, la natura e andare oltre le apparenze.

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