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Dina Ardagna (Ap): “La Sicilia ha bisogno di amministratori capaci e non di politicanti”

Dina Ardagna (Ap): “La Sicilia ha bisogno di amministratori capaci e non di politicanti”
31 ottobre
23:03 2017

SALEMI. Prosegue senza sosta la campagna elettorale di Dina Ardagna, candidata alle consultazioni regionali del 5 novembre con Alternativa popolare (Centristi per Micari). In questi giorni Ardagna ha incontrato quotidianamente centinaia di persone alle quali ha esposto le sue idee e il suo programma. Un tour improntato sul “porta a porta” che risponde a una precisa scelta della candidata. “Voglio dialogare con i cittadini di persona – spiega Ardagna –. La mia finora è stata e continua ad essere una campagna fatta di ascolto e di confronto diretto con le persone. La gente ne ha abbastanza di politici di professione che dall’alto dei loro piedistalli decidono delle sorti della nostra regione, che hanno perso ogni contatto con le realtà territoriali e sociali alle quali si rivolgono oggi per avere il consenso, che in molti casi quasi rifiutano il dialogo diretto con gli elettori”.

Per la candidata all’Arsla classe governante che si è succeduta negli ultimi trenta anni ha amministrato questa terra a proprio vantaggio ma a discapito dei siciliani. Io ho la mia professione, sono insegnante e da quasi venti anni dirigo varie comunità per minori, dunque non ho poltrone né stipendi da preservare e se non sarò eletta tornerò a svolgere tranquillamente il mio lavoro. Ma purtroppo sono tanti i politici che non possono dire lo stesso. Il mio impegno è realmente indirizzato a fare qualcosa per questa terra anche perché sono convinta che chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non sia un vero politico e non sarà di certo un buon amministratore”.

Dagli ultimi sondaggi dell’istituto Demopolis è emerso che un elettore su quattro non sa che il 5 novembre si andrà a votare per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana e per l’elezione del presidente della Regione. “La dimostrazione, se mai ce ne fosse bisognocommenta Dina Ardagnadella disaffezione delle persone dalla politica e dai politicanti. Che un quarto dei siciliani non sia a conoscenza dell’appuntamento elettorale ormai prossimo è un dato allarmante che dà la misura dell’allontanamento dei cittadini dalla cosa pubblica. Un progressivo disinteresse che qui in Sicilia è da imputare a quella casta che, una volta dentro le istituzioni, è riuscita quasi sempre a camparci tutta la vita. Un po’ nel parlamento, un po’ nei consigli di amministrazione, un po’ ai vertici delle aziende municipalizzate, un po’ nelle segreterie. Con grande elasticità e uno scarso interesse per il bene pubblico. E con risultati che sono sotto gli occhi di tutti: una regione allo sbando che non riesce a creare occasioni di sviluppo e in cui i giovani migliori emigrano ogni giorno in numero sempre maggiore. Una “emorragia” inarrestabile di menti che non riusciamo a fermare”.

La “ricetta” che Dina Ardagna offre per risollevare la Sicilia è semplice: lavorare con impegno per la rinascita di una terra che ha grandissime potenzialità finora mal sfruttate. “Quando le persone mi chiedono perché dovrebbero votarmi rispondo sempre: perché sono un volto nuovo in questa accozzaglia di vecchie volpi della politica, perché un buon governante non deve offrire posti di lavoro inesistenti ma fare sì che le istituzioni creino le condizioni migliori per convincere le imprese italiane ed estere a venire a investire qui e sostenere tutti quei siciliani volenterosi che intendono avviare imprese, dando a tanti la possibilità di trovare un impiego senza elemosinarlo come fosse un favore e non un diritto. In definitiva perché c’è tanta gente perbene che ha bisogno di amministratori capaci che sappiano anche come muoversi nei meandri della burocrazia per dare concrete prospettive di sviluppo alla Sicilia”.

Comunicato stampa

Letizia Loiacono

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