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Il candidato all’Ars Giacomo Scala (Sicilia Futura): “Una terra meravigliosa che conta su di noi”

Il candidato all’Ars Giacomo Scala (Sicilia Futura): “Una terra meravigliosa che conta su di noi”
25 ottobre
14:17 2017

Riceviamo e pubblichiamo una nota sul candidato all’Ars Giacomo Scala, ex sindaco di Alcamo, componente della coalizione di centro sinistra a sostegno di Fabrizio Micari.

Giacomo Scala sembra avere le idee chiare su come si amministra un territorio. Da sindaco di Alcamo ha imparato ad ascoltare la gente e a dare loro risposte chiare ed esaustive. E soprattutto in fretta. “Non è più tempo di perdere tempo” ripete ad ogni incontro con amici, sostenitori e simpatizzanti il candidato all’Ars nella lista di Sicilia Futura. Ormai è diventato il suo claim, e la gente che lo conosce sa che non è un semplice spot elettorale. “Fare” è la sua parola d’ordine. “Ma fare adesso e in fretta è diventata una necessità non più procrastinabile per la nostra terra”.

“Vorrei fare il deputato con la testa dell’amministratore locale – va ripetendo a chiunque incontri in questi frenetici giorni di campagna elettorale – applicando il pragmatismo tipico di chi, come i sindaci, governa davvero il territorio ed è a contatto quotidiano con i cittadini. E sa cosa la gente si aspetta da un amministratore: risposte concrete alle loro necessità. Ed è quello che intendo fare se avrò la possibilità di entrare all’Assemblea regionale siciliana. Sono settimane, ad esempio, che ci martellano con la notizia che il bilancio della Regione Sicilia è stato risanato. Bene, dico io. Ma serve a poco se invece ad essere in rosso sono i conti delle famiglie siciliane. Bisogna fare di più e meglio, al servizio del territorio e al fianco dei nostri cittadini”.

Dai bisogni dei più deboli, alle necessità delle diverse categorie produttive del territorio trapanese, passando per servizi, strutture e infrastrutture. Giacomo Scala ha davvero le idee chiare su come si governa un territorio e su quali sono i provvedimenti da concretizzare per il bene della collettività. Tra questi anche la questione dell’aeroporto di Trapani-Birgi. “L’aeroporto – spiega Scala – rappresenta lo sviluppo di questo territorio perché è l’unica via di accesso alla nostra terra. Lo scalo aeroportuale deve fungere da attrattore turistico, deve essere lo strumento per portare in loco la maggior parte di visitatori possibili così da dare a tutti la possibilità di conoscere le meraviglie che madre natura ci ha regalato”.

Lo sa bene anche il candidato alla presidenza della Regione Sicilia, Fabrizio Micari, ospite a Trapani nei giorni scorsi a sostegno della candidatura di Giacomo Scala nella lista Sicilia Futura. “Giacomo è una persona competente – ha detto Micari -. Sa di cosa parla e come si amministra un territorio. Ed è di questa gente che la nostra terra ha estremo bisogno. C’è di più: lui è innamorato della sua Trapani. Gli brillano gli occhi ogni volta che ne parla. Se dovessi vincere questa competizione vorrei amministratori di questo calibro al mio fianco, innamorati delle proprie terre. Anche perché a Trapani, a Scopello, ho anche una casa. E’ una garanzia per me come per tutti i cittadini di queta porzione di Sicilia”.

“Occorre fare presto e fare bene – non si stanca di ripetere Giacomo Scala -. La Sicilia non può più aspettare. Quindi bisogna avere le idee chiarissime rispetto alle azioni da mettere in campo subito. A partire dal giorno dopo le elezioni del 5 novembre. Abbiamo atteso troppo a lungo che il nostro destino cambiasse. E’ ora di rimboccarsi le maniche e partire dalle piccole e medie imprese del nostro territorio che rappresentano il vero sviluppo ed il vero futuro della Sicilia che vogliamo”.

Una delle priorità per Giacomo Scala è la semplificazione burocratica e normativa. “I primi a beneficiarne devono essere le imprese produttive di questo territorio. Futuro, lavoro e formazione vedono come protagoniste principali le nostre aziende. E’ a loro che dobbiamo volgere la nostra attenzione affinchè crescano e producano lavoro ed economia. Bene ha fatto Micari ad inserire nel suo programma elettorale strumenti come le Zes (Zone economiche speciali) o le Zone Franche d’impresa o ancora le altre aree libere da tasse. Queste sono le cose che noi politici pragmaticamente dobbiamo fare. Dobbiamo mettere l’imprenditore nelle condizioni migliori per fare impresa così da creare lavoro e dunque economia”.

La maniera semplice di “spiegare e fare la politica” di Giacomo Scala è la maniera che piace e conquista la gente. “Me ne rendo conto ogni volta che stringo le mani di qualcuno e mi fermo ad ascoltare le loro realtà. E in questo territorio sono davvero in tanti ad avere qualcosa da dire. Storie vissute e travagliate, fatte di grandi sacrifici e piccole conquiste. La capacità di ascolto, il contatto umano, il rapporto di empatia che deve scattare con chi cerca il tuo aiuto e a te affida le sue più intime necessità e aspettative è condizione necessaria e fondamentale per chi intende candidarsi ad amministrare una comunità. Quando questo meccanismo si innesca e alla fine dei nostri incontri le persone mi confermano che andranno a votare il prossimo 5 novembre solo perché credono nel mio progetto e nel mio modo di fare politica, non nascondo che la cosa mi inorgoglisce doppiamente:  vuol dire che la mia sensibilità di uomo e la mia esperienza amministrativa hanno trasmesso quella fiducia necessaria perché la gente si senta rappresentata dalla politica e si affezioni ad essa. Gli amministratori devono essere al servizio della cittadinanza, devono ascoltare le loro esigenze e dare loro risposte. E’ questo che la gente si aspetta dalla classe politica e sono fiero che mi si riconoscano questo ruolo e queste capacità”.

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