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Cuore e Fiamma: impasto per “sfincie” (ricetta trapanese)

Cuore e Fiamma: impasto per “sfincie” (ricetta trapanese)
27 dicembre
08:32 2017

Sono passate solo poche ore da quando si sono conclusi i giorni di festività legati alla nascita del Santo Bambino, ma ancora nelle case siciliane si respira intensamente l’aria natalizia. Gli alberi scintillano nei salotti, davanti alle finestre, i balconi sono illuminati da mille luci colorate e l’odore del muschio del presepe si diffonde per la casa regalandoci immagini meravigliose dei Natali trascorsi a casa dei nonni da bambini, dove la tavola si apparecchiava almeno per venti persone, dove gli schiamazzi dei bambini riempivano le orecchie e i cuori, dove il gusto dello stare insieme aveva il sapore dell’amore.

Nella nostra bella Sicilia, che ci ha regalato un Natale vestito da primavera, la festa continua e già si sta mettendo a punto il menù per il cenone di San Silvestro. Non potranno assolutamente mancare il baccalà panato, le “pastette” di broccolo e in generale ogni tipo di frittura!

La regina della tavola sarà la zuppa di lenticchie che per tradizione andrà mangiata in quantità proporzionale a quanto ci si vorrà arricchire nell’anno che verrà ( ahimè ne ho sempre mangiate in quantità, ma con scarsi risultati!) e, come piatto forte, piuttosto dei classici zampone e cotechino, la mia famiglia, che è siciliana d.o.c., preferisce  “un beddo caddozzo di sasizza rossa” ( una salsiccia di suino di grosse dimensioni).

Si mangeranno cannoli, cassatelle, “mpignulata” e cassata, ma il dessert per eccellenza nelle case sicule saranno loro: “I Sfinci”!

Le sfincie sono delle zeppoline fritte ripassate nello zucchero semolato aromatizzato con cannella in polvere. Ne esistono diversi tipi a seconda della forma e delle spezie utilizzate nell’impasto. A Salemi e Marsala le sfincie hanno la forma di piccole frittelline sferiche che si ottengono prelevando una piccola quantità dell’impasto che fuoriesce da un pugno chiuso con un cucchiaio bagnato. A Trapani, invece, le sfincie hanno la forma di piccole ciambelline profumatissime in quanto aromatizzate con anice, scorza di limone e scorza d’arancia.

Nonostante io sia nata nella meravigliosa città di Salemi, uno dei borghi più belli d’Italia, da ben 14 anni sono stata adottata dalla splendida Trapani, la città della vela e della Processione dei Misteri.

Ed è la ricetta trapanese quella che vi propongo oggi. Saranno un dolce ideale la sera del 31 nell’attesa del fatidico conto alla rovescia o un passatempo perfetto tra una mano di briscola e una sfida all’asso che corre.

Saranno il profumo che ricorderà sempre i Natali in famiglia, quei giorni d’armonia che porteremo sempre nel cuore per tutta la vita.

Voglio inoltre svelarvi un segreto: il giorno dopo, a colazione, sono ancora più buone. sopratutto se pucciate ripetutamente nello zucchero e cannella!

 

Approfitto per porgere a tutti i miei lettori i miei più affettuosi auguri per il nuovo anno con una ricetta molto speciale:

La ricetta della felicità

100 gr di serenità

300 gr di rispetto

1 cubetto di passione

2 spicchi di fantasia

1 bicchiere d’allegria

3 cucchiai di pazienza

Bontà a volontà

Mescolare con amore e far lievitare dentro al cuore!

 

Felice 2018 da Cuore e Fiamma

 

Ingredienti per le sfincie:

  • 1/2 kg di farina di grano duro rimacinata
  • 1/2 kg di patate
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 1 lt di latte
  • sale q.b.
  • semi di anice
  • 2 l d’olio di semi per fritture
  • zucchero semolato
  • cannella in polvere

Bollite le patate e una volta fredde pelatele e passatele al setaccio o in uno schiaccia patate. In una grossa ciotola mettete la farina, il sale , una manciata di semi di anice, le patate e sbriciolate il cubetto di lievito. Iniziate ad impastare con il latte caldo e aggiungetene fino ad ottenere un impasto molto morbido. Sbattete energicamente l’impasto con il palmo delle mani per almeno 5′ in modo che si attivi la lievitazione. Coprite con un canovaccio e con delle coperte così che si mantenga ben caldo. Lasciate lievitare 1 h.

Mettete a scaldare in un tegame da frittura olio abbondante in modo da da poter fare una frittura ad immersione. Quando l’olio sarà bollente bagnate le vostre dita in una ciotola d’acqua e prelevate una piccola quantità d’impasto. Praticate un foro con i pollici e gettate direttamente nell’olio bollente avendo cura di rigirare la sfincia non appena la parte a contatto con l’olio sarà ben dorata. Quando saranno cotte mettetele  in uno scolapasta in modo che perdano l’olio in eccesso, trasferitele in una ciotola e spolveratele con zucchero semolato a cui avrete aggiunto cannella in polvere nella quantità di vostro gradimento.

Buon appetito!

 

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Maria Concetta Nuccio

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