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Investe un cane al Camarro. Risarciti i danni dal Comune di Partanna

Investe un cane al Camarro. Risarciti i danni dal Comune di Partanna
22 dicembre
18:39 2017

Ha urtato un cane di grossa taglia, riportando gravi danni all’auto. Era l’agosto 2015 quando N.C., che si trovava con l’auto della moglie, nella via Antonino Caponnetto in prossimità del depuratore di contrada Camarro, ha investito involontariamente un cane. I danni, secondo quanto stimato dalla parte lesa ammonterebbero a 2.947,82 euro, somma che era stata chiesta al Comune di Partanna.

L’ente, da parte sua però ritiene, da quanto raccontato e trascritto nella  nota del 31.08.2015, che il sinistro sia addebitabile verosimilmente ad una tenuta della condotta del conducente non adeguata e congrua secondo le norme del vigente Codice  della Strada (velocità max 50 Km/h). Infatti nella sua nota N.C, riferisce di avere notato un cane di grossa taglia che rincorso da un altro, tutto d’un tratto ed all’improvviso si è trovato sulla corsia di marcia a tre metri di distanza dalla vettura che, non avendo potuto avere il tempo di diminuire la velocità, ha inevitabilmente urtato frontalmente e violentemente contro il cane che gridando ripetutamente il verso piagnucoloso si allontanava”.

Da ciò si desume che la velocità tenuta fosse elevata, tale da non consentire l’arresto del veicolo  nonostante il tratto di distacco dall’ostacolo di ben 3 metri, cosa che avrebbe potuto evitare il sinistro o calmierarne gli effetti. E’ vero infatti, si legge nella copia di Deliberazione della Giunta Municipale, che dalla analisi delle foto prodotte dal tecnico comunale il geometra Messina, che ha effettuato il sopralluogo subito dopo l’accaduto, si rileva oggettivamente che i danni provocati dall’urto sono l’esito di una sicura tenuta di strada eccessivamente veloce, tale per cui l’urto è stato amplificato  determinando i danni riportati.

Il Comune, pro-bono pacis, ha proposto al cittadino di chiudere bonariamente la vicenda offrendo una somma pari ad euro 1.200,00 decurtando di circa il 40 per cento la somma risultante nelle fatture. Somma che però è stata inizialmente rifiutata dall’uomo che propenso a chiudere bonariamente tutta la vicenda solo con la decurtazione di una percentuale inferiore al 40 per cento.

Al solo scopo di evitare il prolungare del contenzioso con potenziali aggravi di spesa per l’Ente, il Comune ha quindi proposto al  Signor N.C.  la somma di 1.400,00 euro chiudendo la controversia.

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Agostina Marchese

Agostina Marchese

Nata a Salemi, giornalista, ha studiato scienze politiche e delle relazioni internazionali. Crede nel giornalismo d’inchiesta e a quello di strada tra le persone e per le persone. Collabora con “Belice c’è” e ha fondato una rivista sull'eterno femminino. È stata corrispondente del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Telejato e Report. Ama la politica, la natura e andare oltre le apparenze.

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