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Il circolo Legambiente Crimiso affronta il problema del depuratore di Selinunte

Il circolo Legambiente Crimiso affronta il problema del depuratore di Selinunte
07 dicembre
13:51 2013

legambienteLa Legambiente circolo  “ Crimiso “ di Castelvetrano intende affrontare l’annoso problema del depuratore di Marinella di Selinunte, in questo periodo dell’anno,  lontano dai mesi estivi,  per evitare strumentali  polemiche sulle conseguenze negative che la denuncia del suo cattivo funzionamento potrebbe avere in piena stagione turistica.

Vorremmo iniziare elencando, sinteticamente,  le criticità  del depuratore che sono state evidenziate e poste all’attenzione dell’Amministrazione Comunale da molti privati cittadini. Lo stesso  III settore degli uffici tecnici del Comune di Castelvetrano , con provvedimento dirigenziale n. 477 del 27 giugno scorso, ha ritenuto di dovere intervenire disponendo alcuni lavori di consolidamento necessari alla messa in sicurezza dell’impianto, a dimostrazione che le preoccupazioni espresse da tempo,  non erano  e, purtroppo, non sono, ancora adesso, campate in aria:

– rotture nelle tubazioni di collegamento dei reflui immediatamente prima dell’ingresso al depuratore;

– rotture  delle canalette di collegamento tra il dissabbiatore e le vasche;

– dissesti su tutta l’area dell’impianto con particolare interessamento dei massetti in  conglomerato cementizio, di  alcune parti dei muri di recinzione e delle strutture portanti dei locali;

– infiltrazioni e quindi premiture di acqua piovana in tutta l’area dove sorge il depuratore;

– cattivo funzionamento  delle vasche di depurazione dove la scorsa primavera sono spuntate le canne forse a causa del fermo operativo  in alcuni mesi dell’anno;

– rottura nel  pennello di scarico a mare  a pochi metri dalla costa;

– sovraccarico durante la stagione estiva dell’impianto, non più adeguato a depurare tutte le acque reflue prodotte nell’intera borgata.

Le conseguenze di questo generale dissesto  sono sotto gli occhi di tutti: forte inquinamento del mare  rilevato anche quest’anno da Goletta Verde, degrado del tratto di costa sottostante l’impianto a causa degli smottamenti di terreno e degli sversamenti laterali di liquami, periodicamente segnalati.

Questa situazione è stata costantemente sottovalutata  dall’attuale amministrazione comunale e da quella precedente adducendo che i controlli periodici fatti dall’ARPA hanno certificato la regolarità dell’impianto.

A nostro avviso queste verifiche, per come vengono eseguite,  non costituiscono una garanzia sufficiente.

Rimane la forte preoccupazione per una situazione di degrado ambientale ancora fuori controllo.

Non sappiamo se i lavori programmati dall’ufficio tecnico sono stati eseguiti in tutto, in parte o per niente. Di sicuro permangono le due criticità maggiori:  la rottura del pennello a mare e l’inadeguatezza dell’impianto rispetto al reale fabbisogno.

Nel bilancio di previsione del Comune, fra le opere pubbliche considerate prioritarie, e’ stata inserita la riparazione  del pennello. Ma la spesa prevista di € 325.000 circa, dovrebbe essere a carico della regione Sicilia che,  con la situazione attuale, non darà mai un soldo.

Per questo motivo riteniamo,  realisticamente, che l’intera questione vada affrontata su due livelli di soluzioni possibili .  Il primo , con carattere di urgenza,  dovrebbe  limitare  al massimo l’inquinamento sotto costa, già a partire dalla prossima stagione,  con misure che impediscono la formazione di liquami a chiazze  che vanno a spiaggiarsi lungo la fascia  ad oriente del depuratore .  L’altro, sicuramente più impegnativo, va pensato con prospettiva di medio periodo, magari  nella direzione di un possibile superamento dell’attuale impianto.

In entrambi i casi occorre,  una capacità di spesa notevole    che il Comune farebbe bene a procurarsi  al posto di quell’  improbabile porto che l’attuale Amministrazione vorrebbe realizzare nei confronti del quale la lega ambiente rimane fortemente critica.

Noi riteniamo che lo sviluppo di questo territorio dipenderà sempre più dalla qualità dell’offerta turistica che le istituzioni e gli operatori del settore sapranno costruire nei prossimi anni.

Per questo non servono grandi opere che provocano  spreco di denaro e danni ambientali,  ma   politiche  eco- sostenibili, attente  al risanamento   e alla valorizzazione delle nostre risorse naturalistiche ed archeologiche.

Il Direttivo
Circolo Legambiente Crimiso

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