Vertenza Mega Service, oggi possibile svolta
Questa mattina alle ore 10,00 a Palazzo Riccio di Morana era previsto un nuovo incontro sul tema relativo alla drammatica vicenda che vede coinvolti 66 lavoratori della ex partecipata dell’ex Ente di cui: 41 del comparto edile in scadenza di CIGS il 30 Giugno p.v. e 25 del comparto servizi ad oggi senza alcuna prospettiva di accedere alla Cassa Integrazione in deroga per il 2014 ( non disponibilità Ministeriale di fondi). Tutti a credito da oltre un anno di mensilità pregresse ed ancora in attesa della sentenza di assegnazione da parte del Tribunale Fallimentare di Trapani.
Al tavolo parteciperanno: il Commissario Straordinario della Provincia di Trapani Dott. Antonio INGROIA, il consulente esterno alle partecipate Dott. Antonio DI NATALE, i Commissari Liquidatori della società Dott. Giuseppe MAZZEO e L’Avv. Pietro BRUNO, le delegazioni sindacali ed una rappresentanza di lavoratori della Megaservice.
La riunione riparte dall’idea proposta dal Dott. Ingroia e dal suo entourage sull’ipotesi della creazione di una società cooperativa di lavoratori (come da comunicato stampa dello stesso Dott. Ingroia del 3 Giugno u.s.), soluzione presentata con connotazioni allora di mero indirizzo puramente concettuale, ma senza il supporto di una pianificazione ben precisa d’inquadramento.
Certamente, un atto lodevole e non comune di disponibilità a costruire per uscire dal guado, ma troppo di massima allo stato attuale per le possibilità di valutazione di sintesi e di percorribilità con sufficienti garanzie, in relazione soprattutto al repentino passaggio all’identità privatistica dall’house providing 100% pubblica.
Dubbi ed approfondimenti per i quali, le parti hanno convenuto un nuovo incontro per un confronto più ampio ed approfondito che non escluda aprioristicamente, possibilità di potere trovare una condivisione su diverse proposte e/o alternative percorribili.
Tutto quanto ai fini d’individuare congiuntamente, una determinazione responsabile e di svolta che abbia come tema portante la salvaguardia occupazionale di 66 Unità lavorative uniche vittime di un discutibile sistema che coinvolge unitamente, le pregresse amministrazioni della società e quelle della ex Provincia in epoca pre–commissariale ed oggi all’interno di un sistema di riforme e legislativo molto approssimativo , nebuloso, senza termini certi.
Federico Bruno