I Lavoratori Asu scrivono una lettera ai sindaci


Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei Lavoratori Asu indirizzata ai Sindaci:
Spettabili Sindaci, Presidenti di Consiglio, Presidenti di Cooperative utilizzatrici di personale impegnato in ASU.
In questo momento d’assoluta instabilità del governo Regionale, che non riesce a fare proposte legislative concrete, incapace di affrontare anche gli ordinari problemi amministrativi, come sostituire celermente un dirigente, supportato da un Parlamento i quali componenti vengono alla cronaca non per meriti, che votano leggi per far annoverare i loro stipendi fra le spese obbligatorie, in un sistema paese come l’Italia attanagliato da crisi economico-strutturale senza precedenti, è a Voi che rivolgiamo in nostro grido d’aiuto.
Qualora qualcuno l’avesse dimenticato, l’art. 36 della Costituzione Italiana recita testualmente: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé ed alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Al contrario, purtroppo, l’incapacità, mista a indifferenza e menefreghismo del Governo regionale, sta portando 5700 famiglie di Vostri concittadini a elemosinare per esigenze basilari, come “fare la spesa”, “comprare le medicine” e “pagare le bollette delle utenze”.
Noi il 14 ottobre prossimo, nel rispetto delle leggi, faremo l’unica cosa possibile: incroceremo le braccia.
Sindaci, Presidenti di consiglio e consiglieri comunali tutti, state al nostro fianco per risolvere l’emergenza sussidi/stipendi prima possibile e senza interruzione di sorta, tutti insieme, puntiamo a risolvere definitivamente questa vergogna chiamata precariato, che toglie dignità e voglia di vivere ad ogni essere umano.
Non rispettare la Costituzione è reato e chi avalla simili comportamenti, ne è complice!
Aiutateci, non siate complici!
Associazione Asu Sicilia