“Verità per Giulio Regeni”


Lo striscione giallo “Verità per Giulio Regeni” ha fatto il giro del mondo. Insieme a La Repubblica da febbraio 2016 è stata lanciata una campagna per non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante “inchieste in corso” o peggio, per essere collocato nel passato da una “versione ufficiale” del governo del Cairo.
Qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente, da raggiungere anche col prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora a occuparsi di diritti umani, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti, dev’essere respinto.
“Verità per Giulio Regeni” è diventata la richiesta di tanti enti locali, dei principali comuni italiani, delle università e di altri luoghi di cultura del nostro paese che hanno esposto questo striscione, o comunque un simbolo che chieda a tutti l’impegno per avere la verità sulla morte di Giulio.
Il 13 luglio, inoltre, Amnesty International ha pubblicato il rapporto “Egitto: ‘Ufficialmente non esisti’” e avviato una raccolta firme per chiedere al Presidente egiziano Al Sisi di fermare le sparizioni forzate in Egitto.