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Diario delle mie letture: “La rete di protezione” di Camilleri

Diario delle mie letture: “La rete di protezione” di Camilleri
11 giugno
17:22 2017

Diario delle mie letture.

Recensione del libro LA RETE DI PROTEZIONE di Andrea Camilleri

È da poco uscita in libreria l’ultima indagine del commissario Montalbano e non posso fare a meno di scrivere questa recensione per diverse motivazioni. Innanzitutto Andrea Camilleri è un grande scrittore  siciliano, ha inventato una lingua letteraria, quella appunto parlata da Salvo Montalbano e ha reso onore alla Sicilia riuscendo a raccontare la nostra terra da angolazioni differenti rispetto ai più diffusi luoghi comuni. “La rete di protezione” edito dalla casa editrice Sellerio è la ventiseiesima indagine di questo poliziotto sui generis che anche questa volta dimostra il suo acume investigativo riuscendo a risolvere due intricate matasse. Subito saltano all’occhio alcune questioni di cui vi accennerò appena, evitando di svelarle e togliervi il piacere della lettura.

Al commissario viene proposto di risolvere un giallo dall’ingegnere del comune Ernesto Sabatello che ha ritrovato tra le carte del padre morto alcune pellicole così strane da rappresentare un vero e proprio rompicapo. I filmati infatti ritraggono sempre lo stesso muro, filmato alla stessa data in anni diversi. La questione seppur apparentemente irrilevante stuzzica l’acume del commissario che dopo un’iniziale riluttanza accetta di risolvere l’enigma.

La città di Vigata è in fermento perché si gira una fiction di produzione svedese ambientata negli anni cinquanta. Ingrid fa l’interprete e Andrea Camilleri si diverte a capovolgere alcuni luoghi comuni come la gelosia che fa vittime anche a latitudini più alte. In questo ultimo romanzo, che è anche il primo per dichiarazione stessa dell’autore scritto sotto dettatura, lo scrittore siciliano cerca nuove soluzioni narrative, in realtà utilizza schemi ampiamente sperimentati nelle altre avventure del commissario Salvo Montalbano. Il doppio incipit del romanzo può essere considerato una novità, come l’assenza di morti ammazzati che per un giallo è qualcosa di difficile realizzazione, per il resto è facile riconoscere alcune ricorrenze dei romanzi di Montalbano: le liti con l’eterna fidanzata Livia,i pranzi a base di pesce alla solita osteria, Catarella e le sue storpiature lessicali e le avventure erotiche di Mimí Augello vice e amico del commissario. Ma la trama centrale del romanzo riguarda un eclatante sparatoria avvenuta all’interno della scuola del paese, che suscita allarme e clamore su scala nazionale. Uomini armati entrano in una classe terrorizzando allievi e insegnanti. È una cosa anomala e ha tutte le caratteristiche di un’atto terroristico ma come scopriremo alla fine, tutto verrà risolto dall’abile Montalbano compresa la ragione di questo particolare titolo,”La rete di protezione”.

Rubrica a cura del professor Vincenzo Piccione

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Agostina Marchese

Agostina Marchese

Nata a Salemi, giornalista, ha studiato scienze politiche e delle relazioni internazionali. Crede nel giornalismo d’inchiesta e a quello di strada tra le persone e per le persone. Collabora con “Belice c’è” e ha fondato una rivista sull'eterno femminino. È stata corrispondente del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Telejato e Report. Ama la politica, la natura e andare oltre le apparenze.

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