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Tenta ripetutamente di uccidere un concittadino. Arrestato 37enne

Tenta ripetutamente di uccidere un concittadino. Arrestato 37enne
01 settembre
11:59 2017

CAMPOBELLO. Continuano in maniera serrata i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo.

Nella tarda serata del 29agosto 2017, i Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, guidati dal Maresciallo Maggiore Bonura, hanno arrestato PELLICANE Massimo 37 enne di Campobello  per l’ipotesi di reato di tentato omicidio e porto armi e/o oggetti atti ad offendere.

In particolare, Pellicane si è reso responsabile di gravi aggressioni fisiche e minacce di morte ai danni di un uomo di Campobello di Mazara. Tali violenze sono culminate nella serata del 29 agosto scorso con una serie di azioni violente e teatrali.

In quella serata, infatti, una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un servizio di perlustrazione per le strade del paese, veniva fermata da un uomo, la vittima dell’aggressione, il quale  raccontava ai Carabinieri di come poco prima, nel transitare con la sua autovettura nei pressi dell’abitazione di PELLICANE, questi avesse gettato all’indirizzo dell’uomo un mattone in tufo che fortunatamente non andava a segno.

Mentre i militari erano intenti ad analizzare il racconto di quanto era accaduto, sopraggiungeva, alle spalle dell’uomo, proprio PELLICANE che, evidentemente non soddisfatto di quanto accaduto prima, tentava di colpire alla testa l’uomo riuscendovi solo parzialmente grazie all’intervento dei militari. Il colpo fortunatamente colpiva solo “di striscio” la testa della vittima. Subito dopo, il PELLICANE tentava di sferrare un secondo colpo al capo dell’uomo che questa volta riusciva a deviare mettendo a protezione del capo il braccio. L’uomo tentava di reagire, ma veniva bloccato dai Carabinieri mentre il PELLICANE si allontanava  dal luogo cercando di guadagnare l’ingresso della sua abitazione sita nelle immediate vicinanze, ma anche questi veniva prontamente bloccato.

Data la gravità dei fatti, PELLICANE  è stato tratto in arresto dai Carabinieri e tradotto presso il carcere di Trapani così come disposto dall’A.G. della Procura della Repubblica di Marsala.

Due giorni dopo il Giudice competente  convalidava l’operato dei militari.

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