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Salemi, il nuovo direttivo Fidapa con un gomitolo di idee da srotolare

Salemi, il nuovo direttivo Fidapa con un gomitolo di idee da srotolare
09 novembre
17:05 2017

SALEMI. Una cerimonia emozionante quella dedicata alla presentazione del nuovo direttivo della FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), che ha lo scopo di promuovere e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari, sia che agiscano autonomamente, sia che collaborino con Enti, associazioni ed altri soggetti. L’incontro si è aperto con il consueto onore all’inno italiano, europeo e della FIDAPA, ed ai saluti ai presenti, poi hanno preso subito la parola, prima il sindaco Domenico Venuti, seguito da Don Vito Saladino. Entrambi sono partiti dalla citazione di Frida Kahlo (utilizzata all’interno del biglietto di invito alla cerimonia), ossia: “Non far caso a me. Io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini”. «Il confine diventa orizzonte»,per spiegare come il confine non debba essere un limite, non deve essere inteso come una restrizione. Qui il primo cittadino, riferendosi ai moderni mezzi di comunicazione, li definisce utili, ma troppo utilizzati. «Bisogna si estendere i propri confini, e i social network lo fanno in modo impeccabile, ma è giusto anche non degenerare, e ricordarci sempre che il calore umano non lo potrà mai essere superato». Don Vito Saladino invece si è maggiormente soffermato sulla grande artista contemporanea che è stata Frida, e di come sia da prendere come esempio per moltissimi motivi. Innanzitutto ricordando come, fin da giovane abbia sempre avuto un interesse verso la politica, particolarmente legata al partito comunista. Nata nel 1907, amava invece raccontare di essere nata nel 1910, figlia quindi della rivoluzione messicana. Ma è un esempio di vita non solo perché fu un’antesignana di alcune idee fatte proprie dal movimento femminista, come riscattare le donne da quelle convinzioni e preconcetti che limitano le possibilità di socializzazione; ma anche da un punto di vista sessuale, la cui esperienza fu abbastanza vivace e turbolenta. Ma soprattutto come, da un brutto incidente subito da giovanissima, che la costrinse a diversi interventi chirurgici e all’immobilità per un lunghissimo tempo, Frida riuscì a trasformare questo limite, in un’opportunità per crescere culturalmente e autodeterminarsi. La donna deve creare il proprio destino. L’augurio con cui Don Vito si congeda è che in questo nuovo anno la FIDAPA, sia spazio di autodeterminazione, consapevole del fatto che si tratta di una sfida dura, ma possibile, con il giusto supporto. Al termine di questo sentito e caloroso intervento, si è proceduto alla consegna della spilla, alla presidente uscente Raffaella Ferranti, che serve ad identificare durante le varie cerimonie coloro che hanno svolto questo ruolo, per poi passare la parola, prima, alla nuova presidente, Tiziana Ardagna, che ha citato, tra i vari argomenti, il caso di Giulio Regeni, ed infine alla socia fondatrice Jole Zito Corleo, due volte presidente (1987-1990 e 2003-2005), quest’anno è stata eletta, insieme ad altre 5 socie, dall’assemblea di Sezione, consigliera. Memoria storica dell’associazione, la professoressa Zito ha fatto un breve l’excursus sui risultati ottenuti dell’associazione fin dalla sua nascita e a cui si deve anche l’apertura del Consultorio in città.  A contraddistinguere questo nuovo biennio 2017/19 il progetto “”La creatività femminile e la cultura dell’innovazione – motori di sviluppo socio economico politico” dato dal “Tema nazionale  FIDAPA BPW Italy” programmato da Caterina Mazzella (di Napoli) Presidente Nazionale FIDAPA BPW Italy.

Tiziana Ardagna: “Mesi fa ho incontrato questa frase ‘Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto’ una frase di Marc Twain. Mi è sembrato che davvero per me possa essere così, quindi, tra le altre cose che ho pensato di fare, ho deciso di dare la mia disponibilità a questa carica  e la cosa è andata a buon fine…ringrazio tutte per la fiducia che avete riposto in me. La nostra è sempre stata una associazione con una unione di intenti culturali e sociali a favore delle donne e ancora una volta saremo attente e sensibili a queste problematiche che benché siano di molto migliorate ancora resistono nella mentalità e nei modi di fare, nella burocrazia e perfino nelle stesse donne. La nostra associazione riunisce donne volenterose, propositive, che si mettono in gioco per migliorare la condizione della donna, negli affari nell’arte e nelle professioni. Anche noi abbiamo animato con interventi culturali attivi, artistici e sociali il territorio di cui facciamo parte ma ci siamo anche incontrati in momenti ricreativi perché sono stando bene insieme, facendo squadra, o come si dice adesso “teaming up”.Possiamo svolgere il mostro compito e dimostrare all’esterno che questa associazione esiste, è presente e lavora a favore delle donne. Piene di entusiasmo io e le mie compagne di viaggio, abbiamo iniziato questo percorso che sono sicura sarà di crescita e condivisione. Ringrazio anche mio marito e mie figli per la collaborazione che mi daranno in questi mesi e che già alle mie spalle fanno parte del team. Sull’invito la frase di Frida, anche io parlo di confini… quei confini che alcuni in questi giorni si vogliono ancora disegnare, costruendo muri, non rendendosi conto che loro stessi si chiuderanno dentro questi confini. Una frase che mi ha colpito perché da pericolosi confini, arrivano nella mia struttura ragazzi, che cercano dignità e un mondo migliore. E’ il mio lavoro e quello della mia famiglia prenderci cura di questi ragazzi, che arrivano nel nostro territorio spaventati e diffidenti, chiusi con cultura e religione diverse dalle nostre ma come dice Papa Francesco ‘accogliere, proteggere, promuovere e integrare’ sono i quattro verbi da coniugare in prima persona singolare e in prima persona plurale, per una  comune risposta al fenomeno che richiede precisi interventi politici, legislativi e economici. Assieme al diritto di potere emigrare esiste anche il diritto di ‘non’ dovere emigrare, ossia il diritto di trovare in patria condizioni che permettano una dignitosa realizzazione dell’esistenza tramite programmi di cooperazione intenzionale…vale per loro e vale per i nostri figli.

Un progetto di cooperazione sarà svolto nei confronti dei ragazzi. Inoltre promuoverò l’arte in tutte le sue forme. L’uomo sembra incapace di vivere senza lasciare tracce, le ritroviamo ovunque: dall’epoca preistorica all’epoca moderna. Faremo non solo visite guidate ma anche sensoriali da sperimentare in prima persona per quella che viene chiamata ‘arte immersiva’. Voglio condividere con voi una delle mie passioni, la fotografia che reca emozioni a chi la pratica e a chi la vede gli scatti fatti di tempo e di luce. E’ mia intenzione lasciare tracia in questo territorio anche con una istallazione artistica sempre riguardante le donne. Ci saranno vari momenti per ricordare tematiche dolorose che affliggono la donna. Attività di carattere turistico su questo territorio che ha il diritto di essere rivalutato. Mi occuperò di sport, di una squadra di calcio, volley, podismo, tornei di beneficenza. Per il percorso salute partirà il corso di BLSD per la rianimazione cardiaca o respiratorie con defibrillatore. Promuoveremo campagne di salute per i problemi che coinvolgono principalmente le donne. Collaboreremo con la scuola e affronteremo anche il cyberbullismo. Non tralasceremo le nostre tradizioni delle nostre case e delle nostre tavole. Parteciperemo alla settimane dedicata agli altari di San Giuseppe, alle manifestazioni in onore di San Biagio. Promuoveremo un’imprenditoria diversa, al femminile con le start up. Aderiremo alla campagna per la verità su Giulio Regeni con un drappo giallo. Svolgeremo questo gomitolo di idee in una sezione presente da 30 anni a Salemi e da 87 nel mondo”. 

Al termine è stato poi presentato il nuovo direttivo composto da:

Tiziana Ardagna: presidente

Pina Strada: vice presidente

Giulia Stallone: segretaria

Caterina Misciagna: tesoriera

Raffaella Ferranti: past president

Revisori dei conti: Giuseppina Caruso, Maria Lo Duca, Giuseppina Mazzara

Le Consigliere: Maria Armata, Diana Distefano, Enza Gisone, Maria Renda Lampiasi, Maria Renda Sciacca ,Jole Zito Corleo.

Dopo gli interventi delle varie componenti del direttivo locale e i saluti inviati dalla Presidente FIDAPA BPW ITALY Distretto Sicilia Presidente Cettina Corallo, Caterina Misciagna ha preso la parola per invitare le socie e gli ospiti visitare gli allestimenti, al piano superiore di Palazzo Torralta, di due socie imprenditrici: Giuseppina Romano e Maria Cristina Messina che con femminile creatività e imprenditoria hanno presentato le loro creazioni e modelli .. (abbigliamento e accessori)

Valentina Mirto

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Valentina Mirto

Valentina Mirto

Amante della scrittura, abile disegnatrice, scrive per "Il Giornale di Sicilia". Si definisce una ragazza con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben piantati per terra.

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