Dopo 40 anni rincontra le suore del collegio. La storia di Antony e i suoi indelebili ricordi
SALEMI. Forse è vero che i primi anni di vita sono quelli che segnano poi la nostra esistenza e che trattengono nel nostro inconscio ricordi indelebili. Ed è probabilmente quello che è successo ad Antonino. È una storia travagliata ma al tempo stesso romantica quella che ci ha raccontato e che vogliamo far conoscere.
Antonino, che oggi vive in un paese del Belice, nasce il 12 aprile 1976. È una famiglia numerosa la sua, oltre ad Antony, così piace farsi chiamare, ci sono le sue tre sorelle maggiori, oltre a papà e mamma (e successivamente ai fatti raccontati arriverà la quinta figlia). Il destino però a volte è beffardo e le circostanze della vita hanno portato i due genitori a separarsi. I quattro figlioletti rimangono così con il padre, che dovendo però al contempo lavorare non riesce a dedicarsi al 100 per cento a loro. Decide così di portarli in un collegio. La prima scelta cade su una struttura presente a Mazara del Vallo, che sfortunatamente però può ospitare solo femminucce, nonostante Antonino avesse a quel tempo solo un anno e mezzo. Il padre è quindi costretto a portarlo in un altro collegio, l’Istituto delle Suore Orsoline Ss. Crocifisso a Sambuca di Sicilia (Agrigento).
Nonostante abbia vissuto solo poco tempo all’interno della struttura, Antony ha conservato gelosamente quei bellissimi momenti. Bellissimi momenti che lo hanno portato ad ogni costo a voler ritornare, per rivedere almeno un’altra volta nella vita quelle suore che lo hanno accudito con amore, sostituendosi anche, in qualche modo, alla figura momentaneamente assente della madre. Per questioni personali però, che lo hanno portato a trasferirsi per qualche anno all’estero, Antony ha dovuto rimandare questo incontro, fino a quando, grazie anche all’aiuto della moglie Adriana (che sapeva bene quanto ci tenesse a rincontrare le suore) si sono finalmente recati a Sambuca.
«Un incontro che ha suscitato in me forti emozioni e che non potrò mai dimenticare». Sono queste le sensazioni che racconta Antony alla nostra redazione. Era il 26 agosto scorso quando dopo lunghe ricerche Antony riabbraccia alcune delle sorelle che lo hanno “accompagnato” in questo breve ma intenso soggiorno. Una è suor Damiana e l’altra suor Rosanna che al momento dell’arrivo di Antony in collegio era anche lei poco più che adolescente e che dopo 40 anni era ancora li presente. E poi suor Innocenzia trasferitasi in un convento a Palermo, a cui Antony è rimasto più legato. Con quest’ultima diversi sono stati gli aneddoti raccontati che hanno riportato ulteriormente alla memoria quel periodo della vita in cui nonostante Antony si trovasse lontano dai genitori e dalle sorelle ha trovato in queste persone una seconda famiglia.
(Nella foto di copertina Antony con suor Rosanna, nella foto sopra Antony in compagnia di Suor Innocenzia a Palermo)
Amante della scrittura, abile disegnatrice, scrive per “Il Giornale di Sicilia”. Si definisce una ragazza con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben piantati per terra.