Il sindaco Catania protesta contro la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani
Vibrante protesta elevata dal sindaco Catania nei confronti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani per quanto riguarda il rapporto di co-gestione del Castello Grifeo.
Ricorda il sindaco che dal febbraio 2008 il comune gestisce il Castello Grifeo in base ad una convenzione stipulata con la Soprintendenza, che distribuisce i compiti e le responsabilità tra i due enti, convenzione che il Comune ha sempre osservato.
“Sono rimasto, alquanto, sorpreso – dice Catania – nel vedermi recapitare nel mese di giugno scorso tutta una serie di note della Soprintendenza che riguardano norme e canoni inerenti la gestione delle concessioni degli spazi pubblici d’interesse culturale, considerando che l’Amministrazione Comunale, essendo un Ente pubblico, conosce bene tali norme e canoni ed ha sempre adeguato scrupolosamente la propria attività al rispetto della normativa vigente. Fra l’altro, – aggiunge Catania – come espressamente definito nella convenzione stipulata tra i due Enti per la gestione del Castello, l’applicazione delle norme suesposte fa riferimento principalmente e soprattutto alle eventuali attività di divulgazione esterna e comunicazione riguardanti le collezioni archeologiche in ostensione all’interno dei locali del Castello e non agli spazi interni ed esterni. Inoltre, la convenzione, ponendo i due Enti su posizione paritaria, presuppone che il Comune di Partanna abbia la capacità di valutare appropriatamente l’applicazione delle norme in materia di concessione dei locali del Castello per manifestazioni, nonché di comprenderne la natura. Il Comune di Partanna ha sempre saputo discernere tra manifestazioni di carattere squisitamente culturale che, non solo recano lustro ad entrambe le istituzioni, ma concorrono a promuovere l’immagine corretta della nostra realtà culturale al fine di accrescerne l’attrattività, e manifestazioni di carattere commerciale per le quali si è richiesta la doverosa autorizzazione assessoriale ed il pagamento del relativo canone concessorio”.
Sottolinea il sindaco Catania che, “questa gestione non si può soltanto ridurre a mero pagamento di utenze e oneri di varia natura, e fornitura di personale da parte del Comune di Partanna, ma deve riguardare anche la gestione culturale e promozionale del Castello stesso.
Tutto nell’interesse dello sviluppo socio-culturale ed economico della nostra collettività e del nostro territorio, nel pieno rispetto delle norme vigenti, con autonomia del Comune nella gestione degli spazi interni ed esterni con esclusione delle collezioni archeologiche, così come contemplato dalla convenzione sottoscritta il 13 febbraio 2008”.
“E’ per questi motivi – dichiara Catania – che ho inviato una nota alla Soprintendenza di Trapani e per conoscenza al Presidente Crocetta e all’Assessorato ai Beni Culturali, nella quale ho ribadito la ferma intenzione di questa Amministrazione Comunale a non continuare la gestione del Castello, nella misura in cui venissero applicate le condizioni sopra dette, posto che la stessa risulta non poco gravosa per le finanze del Comune, sia in termini squisitamente economici che di impiego del personale e nella quale l’Amministrazione Comunale stava puntando il rilancio turistico del nostro territorio. Pertanto, se non sussisteranno più le condizioni essenziali per tale co-gestione, mio malgrado, mi vedrò costretto a porre in essere atti consequenziali che mirino alla rescissione della suddetta convenzione e alla conseguente chiusura del sito al pubblico”.