Partanna: mozione sul baratto amministrativo
Riceviamo e pubblichiamo una mozione presentata da alcuni consiglieri comunali per l’istituzione del baratto amministrativo:
Al Presidente del Consiglio Comunale di Partanna
Ins.Massimo Cangemi
p.c. al vice-presidente del consiglio
Santino Atria
OGGETTO: Mozione ai sensi dell’ art.21 del vigente “Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale” a firma dei consiglieri Raffaele Beninati, Santo Corrente Giannetto, Anna Maria Varvaro,Benedetta Cammarata, Marianna Campisi , Nicola Clemenza, Francesco Cannia, Maria Luisa Giannone e Giovanna Genco, riguardante la possibilita’ di istituire il cosiddetto baratto amministrativo (art.24 L.164/2014).
PREMESSO:
Che la persistente crisi economica costringe un numero crescente di cittadini partannesi in condizioni sempre più difficili e precarie.
Che tale situazione si ripercuote inevitabilmente sulla capacità di far fronte al pagamento dei tributi, anche locali.
Che, conseguentemente alla difficoltà nella riscossione dei tributi, diminuisce l’autonomia dei Comuni, la cui disponibilità economica – per far fronte alla richiesta di servizi crescente e ai necessari investimenti – è già così pesantemente compromessa.
RILEVATO
Che l’Art. 24 della legge n.164 del 2014 (cd Sblocca Italia) così titolato “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, recita: “I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.
Che alla data odierna il Comune di Partanna vanta crediti “tasse non riscosse”, inerenti agli anni che vanno dal 2007 al 2015 per circa euro 2.500.000. di cui euro 1500000 di Tares;
TENUTO CONTO
Che il baratto amministrativo richiede che venga individuata, all’interno del bilancio del comune, una somma da destinare a tale scopo.
Che ciascun comune può predisporre un regolamento funzionale alle proprie esigenze e ai bisogni dei cittadini (in particolare può indicare come criteri di accesso l’indicatore ISEE e attribuire un punteggio maggiore alle persone disoccupate o in cassa integrazione).
Che compito di una Amministrazione è quello di tutelare il diritto di ciascun nucleo a preservare le risorse economiche per i bisogni primari garantendo al contempo il rispetto delle regole nel pagamento dei tributi.
Che il baratto amministrativo è una modalità che concilia l’obbligo del pagamento di tributi con le disponibilità economiche del nucleo familiare e si delinea come un ulteriore strumento di politica sociale a favore dei nuclei disagiati.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI PARTANNA
IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA
A introdurre, alle condizioni che questa Amministrazione riterrà necessarie e utili, in funzione dei bisogni rilevati tra i cittadini e compatibilmente con le esigenze del bilancio 2016, il cd baratto amministrativo, in applicazione dell’art. 24 della legge 164 del 2014 come misura di agevolazione della partecipazione delle comunità locali.
Chiediamo che tale mozione sia messa ai voti per il prossimo consiglio comunale.
Partanna li
I consiglieri firmatari