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Non ci convincono metodo e modo e per questo esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti della testata giornalistica Kleos e del suo direttore reo di aver ospitato, dopo aver argomentato con dovizia testimoniata dagli approfondimenti usciti sui numeri del periodico, una situazione definita da tutti di “disagio e criticità” presente da qualche tempo in una scuola cittadina dando così voce alla lettera di un genitore. .

Non spetta a noi giudicare l’accaduto, non sappiamo nemmeno se la persona abbia voluto esasperare i fatti raccontati, ma non possiamo certamente accettare che la libertà di stampa e di opinione vengano zittite in maniera clamorosa, tutti infatti, come recita l’articolo 21 della  Costituzione, hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero attraverso la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, e la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Preferiamo che ognuno possa dare la propria opinione ed informare l’opinione pubblica nelle modalità e nei limiti del possibile senza però dover necessariamente ricorrere all’autorità giudiziaria soltanto perchè qualcuno ha sollevato il caso.