Imprenditrice assolta del reato di appropriazione indebita


Il giudice monocratico del Tribunale di Marsala, Maria Pia Blandi, ha assolto un’imprenditrice partannese, titolare di un negozio di antiquariato, dal reato di appropriazione indebita di oggetti detenuti per conto terzi, per non avere commesso il fatto. Durante il processo è stato dimostrato in corso di causa che l’imputata L. P. F., difesa dall’avvocato Pamela Nastasi Pamela, era soltanto un’imprenditrice apparente, risultando, invece, altro soggetto l’effettivo titolare dell’esercizio commerciale. Secondo il giudicante, che ha accolto la tesi della difesa durante il procedimento, unico soggetto responsabile del reato è l’imprenditore di fatto, con l’esclusione di un concorso dell’imputata, anche se formale dell’intestataria dell’attività .La sentenza emessa dal tribunale è interessante sotto il profilo della determinazione di responsabilità penale, nelle ipotesi di attività economiche gestite da imprenditori occulti.