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Barthamnah: il sindaco, i cani vaganti e il pifferaio magico

Barthamnah: il sindaco, i cani vaganti e il pifferaio magico
07 ottobre
18:07 2017
A Partanna, da qualche tempo, pare avvengano degli episodi alquanto singolari: i cani randagi, secondo indiscrezioni ( e qualche post su Facebook), sembra che nella notte abbiano “aggredito” delle auto. Tra l’incredulità di alcuni abitanti e l’attesa di una  denuncia ufficiale, la Redazione di PartannaLive ha deciso di elaborare un pezzo satirico nell’intenzione di stimolare un sorriso sulla vicenda senza volere offendere alcuno.
“C’era una volta nella Valle fatata, una piccola città chiamata Barthamnah. La cittadina era molto graziosa ma aveva due grossi problemi: gli abitanti si lamentavano sempre e le sue strade erano piene di cani. Dei gatti invece nemmeno l’ombra.
Il sindaco della città belicina, Nicolas Katane, per porre rimedio al problema, il novembre 2016 a.C., con un’ordinanza vietò di sfamare i cani vaganti in area pubblica. Chiunque lo avesse fatto, sarebbe stato  automaticamente obbligato alla loro custodia e di conseguenza all’iscrizione all’anagrafe canina. Su tale provvedimento, seppur con qualche piccola modifica fioccarono nell’immediato le critiche tanto da parte di cittadini che di animalisti che reputarono l’ordinanza moralmente inaccettabile. Qualcuno disse anche che il sindaco di Barthamnah, vietando l’alimentazione ai randagi, si esponesse al concreto rischio di essere denunciato per maltrattamento di animali, avendo impedito ai “suoi” cani di mangiare.
Lo scopo dell’ordinanza come prontamente spiegò il primo cittadino «era quello di eliminare il fenomeno del sostentamento abusivo ai cani randagi da parte dei cittadini che agendo umanamente nei confronti degli stessi, alimentano il vagabondaggio». Tra lamentele e critiche il primo cittadino si beccò anche pesanti insulti, ma nulla lo fece indietreggiare.
 «Da questo istante i randagi di Bartannah saranno incoraggiati a sfamarsi con aggressioni ai bidoni dei rifiuti oppure liberi di morire di fame” scrisse qualcuno commentando qualche articolo e poi ancora “Non riuscite neanche a immaginare cosa faranno i cani randagi quando non troveranno nulla da mangiare…» scrisse un’altra.
Ebbene sì, nessuno poteva immaginare cosa avrebbero fatto i cani, neppure il sindaco, neppure gli animalisti, neppure gli studiosi di cibernetica!
Quel che è certo che ad un anno di distanza, i cani  trovarono di che mangiare: le automobili!
I cani molto affamati, come Hansel e Gretel, scoprirono che le auto erano commestibili. Così di notte e soprattutto nei momenti di luna piena, “i cani vaganti”, si aggiravano con passo felpato vicino le autovetture e lontani da occhi indiscreti banchettavano con i pezzi di carrozzeria. Tra auto e tir non facevano distinzione. Nelle grandi abbuffate, tutto era concesso e così i randagi furtivi staccavano i pezzi di carrozzeria: paraurti, luci, parafanghi erano le parti di cui andavano più ghiotti. Tutto veniva artatamente sgranocchiato.  I robusti denti affondavano nelle parti dure come se stessero triturando l’osso di una bistecca.
A Barthamnah come era ben noto, i cani arrivavano spesso da altri paesi. Possibile che Barthamnah si fosse trasformata nel paese dei Balocchi, dove le macchine eran buone come i biscotti?
Qualcuno ipotizzava che fosse una leggenda, altri che esistevano delle registrazioni video dell’accaduto. Fatto è che nessuno uomo dava da mangiare ai cani e quindi nessuna sanzione era prevista per regolamento. Cosa si inventerà il primo cittadino?, cominciarono a chiedersi gli abitanti.  Sarebbe possibile una ordinanza in cui si obbligano i cittadini a riporre la macchina in garage? penso qualcun’altro, ma il primo cittadino ebbe una idea migliore: incaricò un accalappia cani, e non un accalappia cani qualsiasi ma un pifferaio magico.
Il suonatore, incaricato di porre fine a questa piaga collettiva, si aggirava per le strade di Barthamnah alla ricerca dei cani finchè vide un randagio ringhiare ed impaurito esclamò: “ che denti grandi che haiii…!?” e tremante dalla paura iniziò a suonare il suo piffero magico. Tutti i cani così incantati dalla musica si misero in fila e piano piano andarono via in un luogo lontano in contrada Raffe, liberando finalmente la città e i suoi cittadini. 
Il pifferaio, però così come già accadde ad Hamelin, non ricevette il suo rimborso e in men che non si dica i cani a Barthamnah fecero ritorno…”
Testo a cura di Agostina Marchese
La Vignetta è stata realizzata da Antonella Montalbano, 27enne, vignettista di Partanna, new entry della Redazione.

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