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Partanna, caso Lombardo: condannato all’ergastolo Scimonelli come mandante dell’omicidio

Partanna, caso Lombardo: condannato all’ergastolo Scimonelli come mandante dell’omicidio
19 gennaio
10:55 2018

Giovanni Domenico Scimonelli è stato condannato all’ergastolo.  Sarebbe stato lui il mandante del delitto commesso materialmente da Fogazza e Nicolosi nei confronti di Salvatore Lombardo, ucciso con due fucilate, a Partanna”. I due, avrebbero prima affermato di essere gli autori dell’omicidio accusando poi Scimonelli di essere il mandante.

Lombardo sarebbe stato punito per aver rubato un camion carico di merce del supermercato Despar, gestito proprio da Scimonelli, presunto boss e fidato fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro, anche se come discusso in aula Lombardo viveva di attività illecite.

L’avvocato difensore di Scimonelli, Calogera Falco, durante l’arringa in Corte d’assise, a Trapani, ha sostenuto che anche i due avessero interessi nell’uccisione dell’uomo e che ci sono delle discrepanze riguardo il luogo in cui fu gettato e poi ripreso il fucile e nell’identificazione dei due autori.

Lombardo è stato ucciso mentre, dopo essere uscito dalla caserma dei carabinieri dove aveva l’obbligo di firma, si stava recando in un bar in via XV Gennaio. Affiancato da due uomini che erano a bordo di una Volkswagen di colore scuro è stato prima colpito ad una spalla e poi ferito a morte.

Fogazza di Gibellina e Nicolosi di Vita ,che nel frattempo sono diventati collaboratori di  giustizia, avrebbero permesso di accertare anche la responsabilità di Giuseppe Genna nato a Paceco, di 57 anni e Rosario Scalia, di 42 anni nato a Castelvetrano. Genna avrebbe messo a disposizione di Nicolosi e Fogazza l’autovettura utilizzata per commettere l’omicidio e successivamente un’altra autovettura per far sì che i killer stessi potessero immediatamente far perdere le proprie tracce. Scalia da dentro al bar avrebbe informato Scimonelli degli spostamenti di Lombardo.

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Agostina Marchese

Agostina Marchese

Nata a Salemi, giornalista, ha studiato scienze politiche e delle relazioni internazionali. Crede nel giornalismo d’inchiesta e a quello di strada tra le persone e per le persone. Collabora con “Belice c’è” e ha fondato una rivista sull'eterno femminino. È stata corrispondente del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Telejato e Report. Ama la politica, la natura e andare oltre le apparenze.

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