Ha avuto un triste epilogo per la storia di Giuseppe Burgio, 67 anni di Partanna che durante le forti piogge dello scorso 6 febbraio era finito nel fiume Modione. Burgio, residente a Mazara, lavorava da circa 20 anni a Partanna come ragioniere in una ditta marmi. Facendo ritorno a casa, lungo la provinciale 73, l’uomo aveva notato un grosso fiume d’acqua che stava per investirlo. Preso dalla paura istintivamente era sceso dall’auto per mettersi in salvo. La potenza del corso d’acqua, però, lo ha travolto e trascinato per diversi metri fin quando non è riuscito ad aggrapparsi al tronco di un albero. Ad avvertire i carabinieri era stato un passante che inizialmente aveva notato l’auto con lo sportello aperto. Numerosi gli uomini del Nucleo radiomobile dell’arma che si sono attivati per salvare l’uomo, due dei quali sono rimasti feriti durante le operazioni di soccorso. Giuseppe Burgio, in ipotermia e privo di forze, dopo il salvataggio era stato ricoverato all’ospedale di Castelvetrano. Dopo 12 giorni, le sue condizioni di salute si sono aggravate ponendo fine alla sua vita.