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Topi all’ufficio del Giudice di Pace di Partanna. Si attende un intervento risolutivo

Topi all’ufficio del Giudice di Pace di Partanna. Si attende un intervento risolutivo
03 gennaio
13:26 2019
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Allarme topi all’ufficio del giudice di Pace di Partanna. Le tracce lasciate nell’archivio nell’ultimo periodo, escrementi e carte rosicchiate, non lasciano dubbi: si tratta di roditori. I topi continuano indisturbati a rovistare il cestino della spazzatura e rosicchiare qualsiasi cosa capiti sotto i propri denti.

La segnalazione arriva dal direttore amministrativo dell’ufficio, Dott. Salvo Ficili, che con una nota (con foto annessa) inoltrata al Presidente del Tribunale di Sciacca, all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani e al Comune di Partanna, chiede che venga attuato un intervento risolutivo.

Una situazione che perdura da tempo, come spiega Ficili, più volte, negli anni segnalata agli uffici comunali e che ha visto in passato anche l’intervento dell’ufficiale sanitario.

L’inconveniente igienico sanitario intanto desta parecchia preoccupazione al personale in servizio. Non si sa in ufficio gironzoli un grosso topo o più roditori. In quest’ultimo caso infatti, c’è da valutare anche il rischio di riproduzione della specie con ulteriori danni. Necessario diventa quindi oltre alla derattizzazione, individuare il punto di accesso in ufficio di questi animali ponendo fine ad un problema che persiste ormai da troppo tempo.

Il sindaco Nicola Catania intanto rassicura: “Gli uffici del giudice di pace sono trattati allo stesso modo di tutti gli uffici pubblici di competenza comunale per i quali ciclicamente vengono effettuate disinfestazioni e derattizzazioni così come previsto. La segnalazione in questione è stata girata all’ufficio competente che ha assicurato che si sarebbe proceduto con apposito trattamento. Se il problema non si è ancora risolto sarà cura sempre dello stesso ufficio provvedere a trovare la soluzione”.

 

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Agostina Marchese

Agostina Marchese

Nata a Salemi, giornalista, ha studiato scienze politiche e delle relazioni internazionali. Crede nel giornalismo d’inchiesta e a quello di strada tra le persone e per le persone. Collabora con “Belice c’è” e ha fondato una rivista sull'eterno femminino. È stata corrispondente del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Telejato e Report. Ama la politica, la natura e andare oltre le apparenze.

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