Sicilia colpita da un’ondata di maltempo: temperature in picchiata e disagi in tutta l’isola

di Antonino M. La Commare
A metà novembre 2024, la Sicilia è stata investita da un’ondata di maltempo che ha portato un brusco abbassamento delle temperature, nevicate a bassa quota e forti venti, mettendo in difficoltà numerosi comuni dell’isola. Il peggioramento delle condizioni meteorologiche, determinato dall’arrivo di un nucleo di aria polare dalla Scandinavia, ha avuto ripercussioni su viabilità, trasporti e attività produttive, con danni e disagi diffusi soprattutto nelle zone interne e costiere.
L’abbassamento delle temperature ha raggiunto livelli inusuali per la stagione, con minime prossime allo zero nei centri collinari e montani dell’isola. Le prime nevicate hanno interessato l’area dei Nebrodi e delle Madonie, imbiancando borghi e località montane solitamente esenti da fenomeni nevosi in questo periodo dell’anno. La colonnina di mercurio è scesa drasticamente anche lungo le coste, con forti venti di maestrale che hanno sferzato il litorale tirrenico e il Canale di Sicilia, rendendo il mare agitato e causando la sospensione di numerosi collegamenti con le isole minori.
Le province più colpite dal maltempo sono state quelle di Messina, Palermo e Trapani, dove piogge intense hanno provocato allagamenti e difficoltà nella circolazione stradale. In particolare, si sono registrati problemi alla viabilità lungo l’autostrada A20 Messina-Palermo e lungo la SS 189, con interventi della Protezione Civile per la rimozione di detriti e alberi caduti sulle carreggiate. Il traffico ferroviario ha subito rallentamenti, con ritardi accumulati sulle tratte regionali a causa del forte vento e delle abbondanti precipitazioni.
Le condizioni meteorologiche avverse hanno avuto un impatto significativo anche sulle attività agricole e sulla produzione locale. Le gelate notturne hanno danneggiato colture ortofrutticole in diverse aree della Sicilia occidentale, con segnalazioni di perdite nei raccolti di agrumi e ulivi. Gli allevatori delle zone montane hanno dovuto affrontare difficoltà nell’approvvigionamento di foraggi per il bestiame, mentre il settore ittico ha subito contraccolpi a causa dell’impraticabilità di molte uscite in mare.
Le autorità regionali hanno attivato misure straordinarie per gestire l’emergenza, con squadre di intervento impegnate nel monitoraggio delle zone a rischio idrogeologico e nella prevenzione di ulteriori criticità. La Protezione Civile ha emanato bollettini di allerta meteo, invitando la popolazione alla massima prudenza e a limitare gli spostamenti nelle aree più esposte ai fenomeni atmosferici estremi.
L’ondata di maltempo ha evidenziato, ancora una volta, la vulnerabilità della Sicilia di fronte ai cambiamenti climatici, che stanno determinando fenomeni meteorologici sempre più estremi e imprevedibili. Il dibattito sulla necessità di potenziare le infrastrutture di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico torna al centro dell’agenda politica, mentre le comunità locali si trovano a fare i conti con le conseguenze immediate di un clima sempre più instabile. La sfida per il futuro sarà quella di adottare strategie efficaci per proteggere il territorio e garantire maggiore sicurezza alla popolazione di fronte a eventi atmosferici di questa portata.