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Gibellina: va in scena il “Mai dire Consiglio Comunale”

Gibellina: va in scena il “Mai dire Consiglio Comunale”
25 ottobre
11:00 2012

Come nella celebre trasmissione televisiva, la maggioranza consiliare è «pienamente d’accordo ma vota contro»...

Erano ancora gli anni Novanta del Novecento, quando un giovane calciatore si dichiarava «pienamente d’accordo a metà con il Mister» facendo sganasciare dalle risate l’intera Italia calcistica. Per strane congetture televisive, l’uscita infelice di Luigi Garzya, giovane promessa del Lecce, sancì il successo della trasmissione televisiva Mai dire Gol. Altri tempi, verrebbe da dire. E invece no.

A distanza di vent’anni, a Gibellina, la storia si ripete e, questa volta, il riso è amaro… perché ad andare in scena è Mai dire Consiglio Comunale! A salire sul palcoscenico del paradosso è la maggioranza consiliare che per ben due volte, a distanza di alcuni mesi, rilascia dichiarazioni che farebbero arrossire persino la Gialappa’S band: «siamo a favore ma votiamo “No”» e, subito dopo, «siamo contrari ma votiamo “Si”».

Per bocca del capogruppo Nino Lanfranca, prima e, del Consigliere Tarantolo, più recentemente, la maggioranza si è dichiarata favorevole alle proposte avanzate, per poi votarle clamorosamente contro. Veniamo ai fatti: durante la seduta del 13 agosto 2012 è in discussione una serissima Mozione di adozione del P.E.G. in cui, su proposta del consigliere Gioacchino De Simone, vengono invitati tutti i consiglieri ad adottare il Piano Esecutivo di Gestione, importante strumento di programmazione amministrativa. Tutti d’accordo sull’importanza dello strumento, salvo poi affidare al capogruppo Lanfranca la sfacciataggine di tuonare «Siamo a favore ma, purtroppo, votiamo contro»!

Come se tutto ciò non bastasse, la scena si ripete a distanza di una sola seduta. Il 20 ottobre scorso, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2012, questa volta discutendo dell’impianto illuminazione pubblica, tocca a Salvatore Tarantolo dichiarare: «Non condivido, ma voto a favore!».

Poca roba, verrebbe da pensare, nell’epoca della politica del voltagabbana, nell’era del cambio di casacca al tintinnio degli Euro, del predica bene e razzola male che emerge dal quadro politico nazionale. Ma se la dimensione locale è la Cartina al tornasole dello stato del Paese, indignarsi è il minimo sindacale dinnanzi alla stramberia di certe dichiarazioni.

Così se i tempi di Luigi Garzya sembrano piuttosto vicini, lontani sono quelli della coerenza della politica, lontanissimi quelli della responsabilità civica e della capacità di discernere le cose giuste da quelle sbagliate. E bisogna perdersi nei libri di filosofia per ritrovare i tempi del matematico francese Cartesio che, alla ricerca di una applicazione pratica alla possibilità di distinguere il vero dal falso dichiarò «Cogito ergo sum».

A Gibellina, con buona pace del pensiero filosofico mondiale, siamo all’ex-cogito ergo sum: in Consiglio Comunale alcuni continuano a escogitare strategie per non dispiacere il Principale!

Distinti saluti
Gioacchino De Simone

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