Riforma della Politica agricola comune, Uimec Trapani lancia l’allarme
Oltre il 50 per cento delle piccole imprese agricole operanti in provincia di Trapani rischia di essere espulsa da questo settore produttivo poichè non potrà accedere ai fondi Pac (Politica agricola comune) non avendo lo status di “agricoltore attivo” derivante dall’iscrizione all’Inps.
A lanciare l’allarme è il presidente Uimec Trapani Giuseppe Aleo. “Questa situazione – spiega Aleo – è frutto della riforma Pac. I nostri politici dovrebbero avere una migliore conoscenza della materia per non incorrere in errori che penalizzano i nostri lavoratori. Pochi giorni fa si è svolta a Roma una riunione tra il ministro delle Politiche agricole Martina e gli assessori regionali all’Agricoltura in merito all’attuazione della Politica agricola comune, i cui termini per presentare le posizioni dell’Italia sulla riforma a Bruxelles scadranno il 31 luglio. Il risultato a cui si è giunti al momento è disastroso, non tiene conto delle reali esigenze di chi vive di agricoltura, seppur facendo affidamento su una piccola impresa. In Italia le imprese che rischiano sono circa un milione, in Sicilia 10 mila“.
La Uimec Trapani, pertanto, parteciperà alla contestazione nazionale organizzata da Uimec – Copagri che si terrà il prossimo 12 giugno davanti gli uffici dell’Agea di Roma.