Alcamo: Cgil, Cisl, Uil e Diccap contestano il commissario Arnone
“Ci lascia del tutto indifferenti il subdolo tentativo posto in essere dal Commissario straordinario del comune di Alcamo nel tentare di fare ricadere il fallimento della sua azione amministrativa sulle organizzazioni sindacali“.
Così i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Diccap Marco Corrao, Enzo Milazzo, Giorgio Macaddino e Donato Giglio, commentano la decisione del commissario Arnone di approvare unilateralmente con propria delibera, senza l’avallo dei sindacati e delle Rsu nominate dai dipendenti, la costituzione del Fondo risorse decentrate destinato ai dipendenti del municipio per l’anno 2015.
“L’accordo – affermano i sindacalisti – non è stato raggiunto esclusivamente perché l’amministrazione non cercava nessun accordo, infatti, ci è sembrato siano da subito che l’obiettivo era quello di poter premiare pochi eletti in danno di tutti. E di ciò ne è prova il semplice fatto che l’illegittimo richiamo all’autodeterminazione avrebbe un senso se fatto ad inizio di anno e non quando tutte le attività,sono state espletate“.
E aggiungono: “Anziché parlare di nove convocazioni, per altro fatte tutte in maniera provocatoria e non concordate e qualcuna fatta saltare dal presidente di parte pubblica in maniera pretestuosa, ci spieghino perché per ben otto mesi, se non di più, le organizzazioni sindacali non sono state convocate. Perché non spiegano ai lavoratori la motivazione per cui ad oggi non sono state erogate competenze relative alla produttività del fondo del 2014? Perché non spiegano ai lavoratori e ai cittadini che la famosa proposta tardiva fatta dalle organizzazioni sindacali se accettata avrebbe di fatto dato a tanti piuttosto che ai soliti pochi eletti? Perché non si spiega che in questo comune si preferisce elargire posizioni organizzative per un ammontare complessivo di più di 300 mila euro a fronte di circa 200 mila euro per la produttività di tutti i lavoratori? Ed infine come giustificano, fra l’altro denunciato da tutte le organizzazioni sindacali durante i lavori della delegazione trattante, il fatto che non si poteva e non si può discutere del fondo 2015 ancor prima di conoscere il consuntivo del 2014? Denuncia e tesi che se pur accettata dal presidente di parte pubblica ma che per soli motivi ” tecnici” non avendo ancora l’esito delle eventuali economie da poter destinare al fondo per l’anno 2015, ha preferito continuare a convocare sistematicamente , quasi avesse un progetto da portare avanti, le delegazioni trattanti fino a quella del 29 dicembre quando in realtà vi è stata una deliberazione all’unanimità sindacale che ha trovato la totale indisponibilità dell’amministrazione“.
Milazzo, Corrao, Macaddino e Giglio puntualizzano poi che la proposta per la costituzione del Fondo ritenuta dal commissario tardiva in realtà era stata già posta formulata nel giugno 2015 e prevede il conferimento a tutto il personale in possesso dei requisiti il passaggio di livello successivo in posizione orizzontale, come previsto dalla legge.
“Questa gestione commissariale – concludono – si dimostra poco attenta al rispetto delle regole di un vivere democratico. I sindacati vigileranno con rigore circa l’utilizzo delle somme destinate a progetti specifici che in base ai dati in nostro possesso non saranno spendibili in quanto ad oggi non ci risulta che sia stata attivata alcuna procedura pubblica che ricevesse l’adesione dei lavoratori. Aspettiamo con ansia, avendone già fatta formale richiesta, la convocazione della delegazione trattante per discutere da subito la costituzione del fondo 2016 e la sua relativa distribuzione a tutti i lavoratori“.
Chiara Damiano