Svincolo A29 per Salemi-Gibellina al buio. La nota del M5s all’Anas
Impianto di illuminazione al buio. Da anni lo svincolo dell’uscita di Salemi/Gibellina desta non pochi disagi agli automobilisti che di sera utilizzano il raccordo autostradale per il rientro a casa o per raggiungere le città vicine anche e sopratutto in questo periodo ricco di manifestazioni natalizie. Un raccordo utilizzato anche dal personale del 118, dalle forze dell’ordine, dai vigili del fuoco e da tanti altre istituzioni pubbliche che in emergenza si avvalgono della rete autostradale. Il disservizio sarebbe da attribuirsi al furto del rame contenuto nei cavi di alimentazione elettrica avvenuto parecchi anni fa e ha colpito diverse zone di collegamento alla A29 Palermo-Mazara. A distanza di oltre 5 anni però, aldilà delle cause, nessun intervento è stato attuato da parte dell’Anas per il ripristino delle linee di alimentazione con gravi ricadute sulla viabilità.
A farsi portavoce dei disagi è stata l’onorevole 5 stelle Valentina Palmeri che con una nota inoltrata all’Anas ha esposto la situazione di grave pericolosità che interessa lo svincolo. La Palmeri già precedentemente aveva segnalato tali problemi anche per altri svincoli dell’asse Palermo-Mazara.
“Il suddetto svincolo – scrive Palmeri -, da almeno 5 anni risulta essere completamente privo di illuminazione. Tale condizione rende estremamente pericoloso nelle ore serali e notturne, l’imboccatura sia in entrata che in uscita per le vetture che vi si trovano a transitare. Il problema mi è stato segnalato da numerosi automobilisti, che hanno evidenziato disagi e seri pericoli per l’incolumità degli stessi. Per cui, sento il dovere di farmi portavoce delle istanze raccolte, data la evidente condizione di insufficiente sicurezza del tratto autostradale, ivi indicato. Ciò premesso, Vi invito a ripristinare nel più breve • tempo possibile l’impianto di illuminazione dello svincolo di al fine di eliminare la situazione di pericolo attualmente presente e garantire, quindi, la sicurezza stradale”.
Quello del furto dell’oro rosso è oggi un problema che può essere arginato grazie al ripristino delle linee di alimentazione con differente modalità di posa, con l’utilizzo di sistemi anti intrusione per le cabine (telecamere, sensori perimetrali, ecc.) o rendere meno facilmente raggiungibili i canali elettrici anche con cavidotti interrati, proteggendo tutti i pozzetti di accesso o ancora utilizzare i cavi con conduttori in alluminio, meno appetibile per i ladri congiuntamente a delle serrate azioni di contrasto alla vendita in nero dei cavi di rame.