Santa Ninfa: la replica del gruppo di maggioranza alla Palmeri
Il gruppo di maggioranza «Per Santa Ninfa» replica duramente alle parole del segretario locale del Pd Francesca Palmeri. «La Palmeri – si legge in una nota – non sa di cosa parla. E viene il dubbio che ripeta, come un pappagallo, parole di altri. Intanto non ci risulta che i quattro consiglieri del Pd che fanno parte della maggioranza (il presidente Di Stefano, Pellicane, Biondo e Falcetta) abbiano proposto emendamenti, né ci risulta in proposito una proposta avanzata dal circolo Pd. L’unico emendamento al bilancio presentato era quello del gruppo di minoranza “Liberamente”. La proposta in questione, la Palmeri evidentemente non lo sa, riportava il parere contabile non favorevole dell’ufficio di ragioneria, per la semplice ragione che andava a toccare spese obbligatorie. Di conseguenza, l’emendamento proposto dalla minoranza non era approvabile se non a rischio di far saltare l’intero strumento finanziario e servizi essenziali per la città. Si sarebbe creato un buco di cui i consiglieri che avessero votato favorevolmente sarebbero stati i diretti responsabili. Informiamo poi la Palmeri che neppure i consiglieri proponenti hanno votato il loro emendamento, dal momento che, giunti alla discussione del bilancio, la minoranza ha abbandonato l’aula».
«La maggioranza che sostiene il sindaco Lombardino (nella foto) – continua la nota – tiene conto sì delle esigenze delle famiglie santaninfesi. A non tenerne conto sono i suggeritori della Palmeri, i quali, fino a poco più di un anno fa proponevano, nelle riunioni di partito, l’aumento al massimo sia dell’addizionale Irpef che dell’Imu. Quest’ultima tenuta sempre al minimo dalla maggioranza proprio per evitare di colpire i possessori di seconde case che nel nostro Comune spesso non producono alcun reddito. Diversamente, ad esempio, dal Comune di Castelvetrano, dove amministra il segretario provinciale del Pd e dove le aliquote sono al massimo. Su Tari e Tasi, poi, la maggioranza ha fatto scelte responsabili, ad esempio decidendo di sgravare dal pagamento del tributo i capannoni dell’area artigianale, cosa che la Palmeri evidentemente non sa e farebbe bene a farsi spiegare. Alla Palmeri e ai suoi suggeritori non va giù il fatto che il Comune di Santa Ninfa sia stato il primo in provincia (e forse in Sicilia) ad approvare il bilancio di previsione, strumento indispensabile per potere operare ed erogare i servizi ai cittadini”.
Il gruppo «Per Santa Ninfa»