Castelvetrano, caso Giambalvo: esposto in procura
Dopo attacchi mediatici, documenti vari, c’è il rischio che la vicenda di Lillo Giambalvo (nella foto) e dello scioglimento del Consiglio comunale di Castelvetrano vada a finire in Tribunale. Questo potrebbe essere l’epilogo, dopo le considerazioni finali contenute in un documento a firma degli ex consiglieri comunali Francesco Bonsignore, Vincenzo Cafiso (ex Presidente Consiglio), Pasquale Calamia, Francesco Calcara (attuale consulente del sindaco), Monica Di Bella, Bartolomeo La Croce, Maurizio Piazza, Ninni Vaccara e Giuseppe Zaccone che accusano il sindaco di avere bluffato durante il battage in Consiglio comunale per il “caso Giambalvo”, amplificato a dismisura dai mass media, che ha finito per portare allo scioglimento del Consiglio Comunale per le dimissioni dei consiglieri di maggioranza e poi degli altri fino all’azzeramento e al prossimo insediamento del Commissario, l’ex magistrato Francesco Messineo. I consiglieri dicono in un documento che: «ormai appare sempre chiaro ed evidente come sia stata presa in giro un’intera Città. Bluffava il Sindaco (giovedì 03 marzo) quando, chiamando il Presidente Cafiso, chiedeva aiuto per trovare una maggioranza di 16 consiglieri disposti a dimettersi per evitare il commissariamento del consiglio comunale. Bluffava il Sindaco (venerdì 4 marzo) con la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo per cercare di affrontare con tutti i gruppi partitici la difficile e preoccupante situazione e valutare insieme le dimissioni del consiglio comunale, alle quali subito dopo per ragioni politiche sarebbero seguite quelle del Sindaco”.
(Fonte: Gds.it)