Mazara: si è svolta sabato la “Festa di San Giuseppe” con il rito della “tuppuliata”
Si è svolta sabato 19 marzo u.s. presso la Parrocchia Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù in Mazara del Vallo (TP) la Festa di San Giuseppe con il rito della “tuppuliata”.
La festa è iniziata con la Santa Messa celebrata da padre JONES sacerdote africano originario del Ghana, dottorando in teologia biblica presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma, che per un periodo affiancherà il parroco don Vincenzo Aloisi. Durante la messa è stato inaugurato il tradizionale Altare di San Giuseppe, che quest’anno è stato realizzato in chiesa all’interno dell’abside del Santissimo, e il pane che i fedeli hanno portato. La struttura dell’Altare di San Giuseppe, ricoperta interamente da rami di alloro che simboleggiano il trionfo della pace in ogni cultura e religione, è stata realizzata in legno dal gruppo M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) mentre i pani e tutto l’occorrente per gli addobbi, rappresentanti la natura, gli antichi mestieri e la Sacra Famiglia, sono stati realizzati e curati dalle Comunità parrocchiali di FEDE e LUCE – Nuovo Germoglio, CARITAS parrocchiale, gruppo “ANZIANI …in cammino” . Alle ore 12.00, dopo la celebrazione della Santa Messa, presso il Salone delle Feste della Parrocchia ha avuto luogo la tradizionale “Cena di li Santi di San Giuseppe” con il rito della “tuppuliata”. La tradizione vuole che a mezzogiorno Li Santi, tre bambini della parrocchia che rappresentano la Sacra Famiglia in fuga dall’Egitto in cerca di accoglienza, tuppulianu per tre volte alla porta dicendo: date accoglienza a tre poveri pellegrini, e alla terza volta sarà aperta loro la porta al grido: Viva Gesù’ Giuseppe e Maria.
Li Santi vengono invitati a cena offrendo loro, dopo che il parrocco Don Vincenzo ha spezzato il pane, tre spicchi di arancia amara che rappresentano la Trinità e l’Unità di Dio, il pane benedetto simbolo di ciascun Santo e in seguito si inizia l’assaggio delle 101 pietanze preparate dai fedeli a base vegetale e di pesce che ricorda la tradizione contadina e marinara del popolo mazarese. La cena si conclude con l’ultima pietanza che è la tradizionale pasta di San Giuseppe ossia spaghetti in bianco con olio e muddica atturrata che poi viene offerta a tutti i fedeli presenti insieme alle rimanenze delle 101 pietanze e al tradizionale dolce tipico di San Giuseppe ossia “Lu sfinciuni di ricotta”. Al termine ai bambini che hanno rappresentato la Sacra Famiglia sono stati donati a cura della Caritas parrocchiale le uova di pasqua “Cerca un uovo per amico” dell’Associazione Italiana per la lotta al Neuroblasoma O.N.L.U.S. dell’ospedale pediatrico G. Gaslini di Genova. L’Altare potrà essere visitato durante tutta la settimana Santa negli orari di apertura della parrocchia. Il ricavato delle offerte fatte dai visitatori sarà devoluto alla Caritas parrocchiale .- Un ringraziamento particolare va al Panificio Scaminaci di Mario Norrito in via S. M. di Gesù che ha messo a disposizione, per tutto il periodo dei lavori, il forno per la cottura dei pani.
Alberto Alagna