Marsala: “Incredibile India”, Antonio Ortoleva e Sonia Luisi raccontano
“Incredibile India” è il tema di un appuntamento culturale promosso da Antonio Ortoleva, giornalista, e Sonia Luisi, fotografa. Insieme raccontano l’India attraverso le righe di un diario di viaggio e gli splendidi colori delle foto di un reportage. Un surreale connubio tra due arti per descrivere una terra meravigliosa, la sua gente, i loro usi e costumi e la grande dignità di un popolo che da sempre alterna grandiose ricchezze alle frustrazioni della gente comune. Il tutto “condito” dai profumi inebrianti di spezie e di fiori cerimoniali dei millenari riti spirituali.
L’appuntamento con “Incredibile India” è in programma a Marsala venerdì 10 giugno al Convento del Carmine a partire dalle 18,00. A raccontare il viaggio in India saranno Antonio Ortoleva, giornalista, autore del libro “C’era una volta l’India e c’è ancora” (Navarra Editore) e Sonia Luisi, fotografa, autrice di un reportage in India, che esporrà gli scatti più significativi. La mostra fotografica di Sonia Luisi, che sarà visibile sino al 12 giugno 2016, si articola tra foto, proiezioni di diapositive e filmati. L’incontro “Incredibile India”, sotto l’egida dei Fratelli della Costa, Eticologica, Farmacia Pellegrino e Otium, vedrà accanto agli autori la giornalista Barbara Lottero, presidente dell’associazione culturale Otium e lo storico dell’arte Antonella Pantaleo.
BREVI CENNI SUGLI AUTORI
SONIA LUISI, napoletana trapiantata da tempo a Marsala, è un tecnico ortopedico con la passione irresistibile verso la foto. Lei ha scelto i particolari per raccontare l’India attraverso le immagini. “Ho preferito dedicarmi – racconta Sonia Luisi – all’India che si vede per strada, quel paesaggio umano, quei volti, quegli sguardi colti nella quotidianità di una grande Paese che ti apre alla meraviglia, a ogni passo. E sono rimasta affascinata dall’eleganza costante delle donne, anche delle più povere”.
ANTONIO ORTOLEVA è un giornalista di origini catanesi, che ha lavorato tra Milano e Palermo, collaboratore di quotidiani e periodici, poi redattore al Giornale di Sicilia. L’itinerario che descrive nel suo “C’era una volta l’India e c’è ancora” è geografico e spirituale, corredato com’è da una piccola antologia di mistici e scrittori che lì hanno vissuto o che a quella terra si sono dedicati. “L’India fino a due anni fa – spiega il giornalista reduce da Milano e Venezia dove ha presentato il suo lavoro – non era nel mio orizzonte, poi il colpo di fulmine. Perché, come dice Jung, il subcontinente indiano o ti fa scappare via o ti cambia la vita come è accaduto a me”.
Testo integrale
Piero Pellegrino