Due Imprenditori assolti per reati contro l’ambiente


Il giudice monocratico del Tribunale di Marsala, nella persona del Giudice ordinario Leonardo Bruno Vivona, ha assolto due imprenditori belicini, imputati per reati contro l’ambiente. I due imputati, difesi dall’avvocato Nastasi Enza Pamela, erano stati sorpresi nel 2012 dal Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’ambiente, Nucleo operativo di Palermo, a scaricare nel suolo pubblico le acque reflue della lavorazione, ritenute non purificate, e a depositare rifiuti delle lavorazioni in aree non autorizzate, tutto ciò nell’esercizio della loro attività di produzione di calcestruzzo e di frantumazione di inerti. Il giudice monocratico, accogliendo la tesi difensiva, a seguito dell’audizione di testimoni e di periti, ha ritenuto che nella fattispecie gli imputati avevano utilizzato accurati sistemi di purificazione delle acque, talché quelle disperse nel terreno non risultavano atte ad inquinare l’ambiente. Inoltre, il materiale depositato in aree ritenute non autorizzate non è stato assimilato alla nozione di “rifiuto”, ma a quella di bene impiegato nel ciclo produttivo in atto ed in quanto tale inidoneo a provocare danni ambientali, essendo l’area di sedime in cui è stato rinvenuto deputata ad accoglierlo, risultando, quindi, infondato l’impianto accusatorio.