Petrosino: si cerca Matteo Messina Denaro, 14 gli arrestati


La scorsa notte, è avvenuto da parte dei Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani l’ennesimo blitz, questa volta all’interno delle campagne di Petrosino. È stata perlustrata infatti l’intera zona per cercare di “acciuffare”, il famigerato capomafia di Castelvetrano, il boss Matteo Messina Denaro, latitante da ormai 24 anni. Il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha fatto scattare il fermo nei confronti di 14 persone, tutti residenti nella zona di Marsala, considerati molto vicini al famoso latitante. Negli ultimi tempi, infatti, le numerose indagini hanno fatto pensare che Messina Denaro potesse nascondersi in questi territori, grazie a delle intercettazioni. La prima, avvenuta nel 2015, tra due mafiosi di Campobello di Mazara, in cui durante il loro dialogo affermavano che “Iddu” (cioè Matteo Messina Denaro), si nascondesse proprio lì a Marsala. Un secondo dialogo invece vede come protagonista Nicolò Sfraga, un importante esponente di una famiglia marsalese, il quale riferendosi ad un lotta tra clan della zona, affermava testuali parole: “ Iddu udissi… (lo ha detto lui), ha i c… unciati ( è arrabbiato)…, si trova nelle nostre zone…e vorrebbe ammazzare qualcuno”. Il procuratore lo Voi, insieme ai sostituti Carlo Mazzella, Pierangelo Padova e Guanluca De Leo, della direzione distrettuale antimafia, hanno voluto specificare che nonostante Messina Denaro si muova costantemente, e non stia nascosto nello stesso luogo per tanto tempo, e potendo contare inoltre su una forte protezione e collaborazione da parte dei “suoi seguaci”, hanno comunque ritenuto opportuno far partire questo fermo d’urgenza, perché nell’aria si respirava odore di omicidio per risolvere la diatriba tra due clan di Marsala. I misteri su questa figura, figlio di Ciccio Messina Denaro, erede di Totò Riina, e custode di tutti i suoi segreti, non accennano quindi a risolversi.
Valentina Mirto