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Salemi, Tari 2016. L’assessore Costa replica: “Uso smodato della sentenza”

Salemi, Tari 2016. L’assessore Costa replica: “Uso smodato della sentenza”
29 giugno
15:11 2018
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In merito alla questione riportata dal sito “Partannalive.it” con titolo “Salemi Tari 2016, il consigliere Loiacono dice la sua” e all’articolo del Giornale di Sicilia, cronaca di Trapani con il titolo “Salemi, disservizi e disagi nella raccolta: la Tari ridotta dell’ 80%” e a seguito della richiesta di chiarimenti che mi è stata formulata dalla redazione, acquisita la documentazione necessaria, sono a comunicare quanto segue:

Al Comune di Salemi ad oggi risultano notificate tre sentenze della Commissione Tributaria di Trapani, relativi a n°3 ricorsi promossi da contribuenti a mezzo dello stesso legale avverso cinque diversi avvisi di pagamento. Per quanto mi compete, posso affermare che dall’esame dei giudicati è evidente che la Commissione Tributaria Provinciale si è espressa in maniera non univoca ed in specie la sezione terza ha respinto i ricorsi relativamente a tutti i motivi addotti avverso gli avvisi di pagamento emessi dal Comune di Salemi affermandone l’infondatezza (sent. n. 4903/18 e 320/2017) e ribadendo il principio secondo cui “… il Comune ha l’obbligo di informare il cittadino circa l’importo che deve eventualmente pagare con l’invio di una comunicazione e di un modello di pagamento precompilato, ma le norme sul pagamento della Tari stabiliscono che i versamenti debbano essere effettuati in autoliquidazione alle date di scadenza delle rate fissate dal regolamento comunale. Inoltre si rileva che la superficie tassabile è stata correttamente determinata e le tariffe correttamente applicante” prevedendo finanche la condanna al pagamento delle spese di giustizia per un ricorrente; la Commissione Tributaria, di fatto, ha richiamato l’indirizzo fornito dal giudice nomofilattico che ha affermato che l’avviso di pagamento costituisce solo un invito bonario volto a favorire lo svolgimento del rapporto tributario e che da la possibilità al cittadino di chiedere eventuali chiarimenti all’Ente impositore e che, pertanto, non può essere oggetto di ricorso tributario che è invece esperibile contro la eventuale successiva cartella esattoriale da emettersi in caso di mancato pagamento, previa iscrizione a ruolo del tributo. L’avviso di pagamento esula dal novero degli atti impugnabili ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs 31 dicembre 1992 n. 546 (Cfr. Cass. Civ. , Sez. V., n. 1791 del 2005).

In ultimo, nell’esaminare il giudizio emesso dalla 4 sez. della Commissione Tributaria Provinciale, sent. n. 700/2018, che l’opposizione ha volutamente strumentalizzare a fini politici devo rilevare, mio malgrado, che anche questa sentenza ha visto l’accoglimento parziale dei motivi del ricorso avanzati ed invero il giudicante sembra non avere tenuto nel giusto conto il fatto che oggetto della contesa è stato l’avviso di pagamento e non l’avviso di accertamento; anche sull’accoglimento del secondo motivo, ovvero quello attinente la riduzione della metratura oggetto dell’imposta si rileva che la comunicazione dei metri è stata formulata dal cittadino direttamente al SUAP e l’errata determinazione poteva essere oggetto di una eventuale richiesta di chiarimenti da formularsi nei confronti dell’Ente. Per questi motivi è stato dato mandato agli uffici del Comune di verificare l’opportunità di appellare la decisione della Commissione Provinciale.

Fatte le dovute premesse è mio dovere replicare anche al manifesto politico del Consigliere Loiacono che oltre a fare un uso smodato della sentenza, ha voluto vestire il ruolo di paladino dei diritti dei cittadini dichiarando di essere stato lui personalmente ad avere individuato la norma che prevede l’abbattimento della TARI in caso di disservizi, ed ancora, aggiungo con poca conoscenza degli argomenti, che l’amministrazione “… ha preso così tanto alla leggera la questione da non nominare un avvocato in difesa del Comune, così da facilitare ulteriormente il compito di chi ha proposto ricorso”.

Atteso che il valore del giudicato ha effetto tra le parti e comunque è preceduto da due sentenze della stessa commissione, sezioni diverse, di opposto orientamento sono a chiarire che lo scrivente ha fornito al Consigliere Loiacono le risposte alle domande formulate in Consiglio e che l’emergenza rifiuti che ha interessato la cittadina per un breve periodo dell’estate del 2016 ha visto l’Amministrazione Comunale impegnata, superando la gestine degli A.t.o. che aveva creato l’emergenza, a individuare un percorso di rivoluzione del sistema della raccolta attraverso la costituzione dell’A.r.o. che ha invece consentito oggi alla cittadina del Belice di avere un servizio tra i più efficenti di raccolta con una percentuale di differenziata pari a circa il 60% e un abbassamento complessivo delle tariffe per le utenze domestiche del 15% solo nel corso dell’ultimo anno. Per tale affermazione non necessita altra prova se non l’evidenza delle circostanze.

Con questa Amministrazione, inoltre, è stata definita la gara per l’assegnazione del servizio per i prossimi sette anni creando anche una prospettiva positiva per il futuro sempre che, la compagine politica a cui il consigliere fa riferimento e che è alla guida della Regione Sicilia sia nelle condizioni di fornire le risposte necessarie ai Sindaci dei comuni con l’augurio che queste ultime siano di segno opposto alle recenti dichiarazioni d’intenti.

E’ inaccettabile, a mio avviso, che si parli di cittadini vittime di “bollette pazze” e che si utilizzino gli esiti dei giudizi per promuovere campagne elettorali e pubblicitarie.

Voglio ribadire ai cittadini che in una giusta ottica di collaborazione con l’Ente ed attraverso gli strumenti di cui ci siamo dotati tra i quali ad es. la mediazione è sempre possibile per il contribuente ottenere tutti i chiarimenti e le risposte alle loro perplessità e/o istanze.

Il pagamento delle tariffe consente a tutti di godere di servizi più efficienti e di ottenere riduzioni sui costi complessivi che si riverberano, necessariamente, sulle bollette che gli utenti sono chiamati a pagare.

Circa la affermata leggerezza dell’Amministrazione sulla nomina di un avvocato per la tutela degli interessi dell’Ente preme sottolineare anche al Consigliere Loiacono che la nostra Amministrazione ha dotato il Comune della figura di un legale all’interno della compagine amministrativa ma si è anche tempestivamente costituita in giudizio presso la Commissione Tributaria a mezzo del Direttore di Ragioneria (così come consentito dalla legge) che ha depositato la dovuta documentazione ottenendo l’accoglimento delle proprie istanze formulate ed in specie il rigetto dei ricorsi avverso gli avvisi di pagamento che sopra ho citato ed un accoglimento parziale sulla tanto sbandierata sentenza richiamata sulla stampa.

Non è certo questa Amministrazione a dovere essere additata come quella che non si adopera per la tutela degli interessi dell’Ente e dei cittadini, pertanto rassicuro l’opposizione tutta che l’atteggiamento sin dall’insediamento di questa Amministrazione è cambiato!

Comunicato stampa                     

                                                                                                                             L’Assessore al bilancio e ai tributi

                                                                                                                                             Avv. Leonardo Costa

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