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Santa Ninfa contro la violenza sulle donne: L’esortazione: «Non fate le crocerossine un uomo violento non cambia»

Santa Ninfa contro la violenza sulle donne: L’esortazione: «Non fate le crocerossine un uomo violento non cambia»
27 novembre
09:00 2018
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SANTA NINFA. Un pubblico attento e partecipe ha seguito, domenica pomeriggio, nella sala consiliare, la manifestazione organizzata dall’associazione «Sapori e saperi» (presieduta da Liliana Giacalone) in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’appuntamento, che aveva il patrocinio del Comune e che è stata allestita con la collaborazione dell’esperta del sindaco per le politiche sociali, Silvana Glorioso, si è aperta con la mostra fotografica «Amore non è…», curata da Piera Ingargiola.

Tante le donne che hanno raccolto l’invito delle organizzatrici ed hanno portato le loro scarpe rosse, ormai divenute simbolo internazionale della giornata e che ricordano le donne vittime di violenza.

Sia Liliana Giacalone che Silvana Glorioso, in apertura della tavola rotonda che ha costituito il nucleo della manifestazione, hanno ricordato le ragioni dell’istituzione della giornata internazionale e il numero impressionante di donne che ogni anno vengono uccise solo in Italia (in media una ogni tre giorni).

Hanno portato i saluti il sindaco Giuseppe Lombardino, il presidente del Consiglio comunale Carlo Ferreri e il capitano Davide Colangeli, comandante della Compagnia dei carabinieri di Castelvetrano. A seguire la parte più tecnica dell’incontro, con gli interventi di Francesca Lo Coco (assistente sociale del Comune di Castelvetrano), Simona Milotta (assistente sociale della comunità «La Coccinella»), Denise De Luca (psicologa della cooperativa «Serenità») e Daniela Giacoma Messina (psicologa della Casa-rifugio «Hera»).

Negli interventi è stato sottolineato il fatto che molti uomini hanno ancora difficoltà ad accettare il nuovo ruolo che la donna ha acquisito in seguito alla raggiunta parità dei sessi. Ci sono uomini, poi, che non amano tanto la donna con cui stanno, ma un’idea astratta dell’amore, quindi non possono comprendere le ragioni della partner, perché fondamentalmente non la conoscono; allo stesso tempo, nel momento in cui questa decidesse di autodeterminarsi, magari trovandosi un lavoro, temendo di perderne il controllo, il possesso, mettono in atto varie forme di violenza, da quella psicologica a quella fisica. Infine l’appello, rivolto alle donne, a denunciare senza tentennamenti: «Non fate le crocerossine – è stata l’esortazione – un uomo violento non cambia». A moderare l’incontro è stato il giornalista Vincenzo Di Stefano.

(Nelle foto – © Fabio Leggio – alcuni momenti della manifestazione)

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