“Le lacrime del CUORE”: a Salaparuta una rievocazione storico-religiosa dei fatti accaduti nel 1957.
Si terrà il 28 Giugno a Salaparuta la manifestazione “Le lacrime del Cuore”, la rievocazione storico-religiosa di un fenomeno che non solo nel 1957 fece gridare al miracolo nel comune salitano, ma che si caratterizza per una tragica coincidenza: esattamente negli stessi giorni delle lacrimazioni, 11 anni dopo, Salaparutata fu l’epicentro del terremoto che rase al suolo la cittadina e molti altri paesi della Valle del Belice. Alla fine dell’ottocento, in una modesta casa di Salaparuta, vivevano Gina Roppolo e Carmelo Sancetta. Succede che un giorno la casa di questa famiglia viene invasa da disgustosi vermi bianchi che, non solo risultano resistenti ad ogni tipo di antiparassitario, ma ben presto invadono prima le case adiacenti e, poi, tutto il paese. In preda alla disperazione, la donna inizia a pregare nella sua camera da letto il capezzale di gesso raffigurante il Sacro Cuore di Gesù. Il 13 Gennaio 1957 mentre Gina riordina il letto si accorge che il suo cuscino è bagnato e, alzando gli occhi, si rende conto che il volto di Gesù era rigato da lacrime. Spaventata corre fuori e racconta a tutti dell’incredibile fenomeno: la voce ben presto si sparge e inizia un pellegrinaggio presso la loro casa che ben presto coinvolgerà anche molti paesi limitrofi. Sono tutti stupefatti nel constatare che la comparsa delle lacrime coincide con la scomparsa dei ripugnanti vermi che avevano invaso il paese. La lacrimazione continua il 14 e il 15 gennaio e si ripete il giorno 25. Vengono raccolte le lacrime e portate ad analizzare, così come viene fatto con gli insetti. Viene smontato il capezzale da un mobiliere con l’intento di svelare un qualche trucco, ma il capezzale, prodigiosamente, inizia a lacrimargli tra le mani. Gli esami delle lacrime confermeranno che si tratta di lacrime umane. Tutti gli elementi potevano condurre al riconoscimento dell’avvenuto miracolo, ma all’epoca le istituzioni della Chiesa preferirono muoversi con cautela. In ogni caso, il fenomeno veniva ricordato annualmente, e fu così che esattamente undici anni dopo, il frate passionista Pio Bosco si trovava a Salaparuta per celebrare il decimo anniversario della lacrimazione del Sacro Cuore di Gesù. Alle 13,28, durante la celebrazione, arriva la prima potente scossa e poi a seguire tutte le altre che devasteranno anche la Chiesa in cui il capezzale era custodito. Ma Fra’ Bosco, intuendo che sulla città stava per abbattersi una catastrofe, inizia a girare il paese esortando tutti a scappare ed è proprio grazie a questo gesto che a Salaparuta, nonostante fosse l’epicentro del terremoto, si contarono solo una quindicina di morti. Dopo il terremoto questa storia venne dimenticata. Nasce proprio dalla volontà di dare memoria storica a questi fatti la giornata di celebrazione prevista per venerdì che vedrà il momento più saliente nella proiezione del docufilm “Lacrime e terremoto” con la regia di Marco Tumbiolo. Un fitto programma che si svolgerà principalmente al Vecchio Centro (ex convento dei cappuccini) a partire dalle 7,30 del mattino e si concluderà con uno spettacolo pirotecnico.
Tragica fatalità o segno divino? Sono questi gli interrogativi che riporteranno alla luce i misteri e i fatti scivolati nell’oblio dopo il terremoto del ’68.