Diario delle mie letture, Partanna 29/09/2015
Partanna…
Innanzitutto vorrei scusarmi con i lettori di questo diario per la lunga pausa durata quasi un mese che mi ha tenuto distante da queste pagine ma alcune difficoltà personali assieme all’inizio del nuovo anno scolastico mi hanno impedito di dedicarmi con costanza alla lettura come di solito faccio. Il libro di cui vi parlerò spero possa perdonare questa mancanza. S’intitola “Perché tu non ti perda nel quartiere” (nella foto a destra la copertina del libro) dello scrittore francese Patrick Modiano, premio Nobel per la letteratura. L’edizione originale del testo è stata pubblicata nel 2014 quasi in contemporanea con l’assegnazione del Nobel cosicché l’autore ha deciso durante la cerimonia di consegna del premio di citarne alcuni passi. Siamo dinanzi a un colosso della letteratura francese contemporanea, già vincitore del premio Goncourt, autore di numerosi romanzi di successo. Patrick Modiano è uno scrittore che quando lo incontri attraverso le sue pagine difficilmente te ne stacchi. Il titolo del libro da solo merita particolare attenzione soprattutto perché con abile maestria, come solo i grandi autori sanno fare, compare ad un certo punto del libro e svela il senso intimo di un racconto che sfugge a qualsiasi classificazione. Prendendo in mano il libro e sfogliando le prime pagine si respira un ‘aria quasi ottocentesca, la Parigi di Flaubert o di Zola, ma dopo alcune pagine ci accorgiamo che l’ambientazione è moderna , la storia inizia ai giorni nostri e volge lo sguardo ad un misterioso passato che risale a qualche decennio prima.
Che meraviglia! È la scrittura allo stato puro in cui non c’è da chiedersi sul genere, sul contenuto o sul finale. È il piacere di scrivere e il piacere di leggere. Conosco questo scrittore da molti anni e il suo incontro è legato ad un particolare periodo della mia esistenza dominato dalla solitudine, il tipo di solitudine che non ti affligge ma che ti permette di metterti in contatto con le più segrete corde dell’animo. Vivevo a Palermo e quasi ogni pomeriggio facevo una lunga passeggiata per le vie del centro recandomi nelle più conosciute librerie a fare acquisti o solo a curiosare e respirare l’odore intenso dei libri appena pubblicati. Aveva aperto da poco una nuova libreria, bellissima perché immensa, quei locali di via Roma, infatti, ospitavano prima una filiale di una grande rinomata catena di supermercati. Che strano avrebbe dovuto essere il contrario ma a Palermo mai niente va per il verso che ognuno di noi si aspetterebbe. Per inciso, questa libreria oggi non esiste più, durò un paio di anni. Il suo forte era vendere i libri delle rese, in questo modo riusciva a proporre libri a prezzi stracciati. Cosi ho arricchito la mia libreria, spendendo poco, di tanti capolavori della letteratura. Ho incontrato nella libreria di via Roma ,di cui non ricordo più il nome , i libri di Patrick Modiano e adesso… “Poi, come la puntura di un insetto, il passato ritorna e ti lascia ancora un po’ di tempo in cui sentire il vuoto di un rumore che piano piano si allontana”.
Vincenzo Piccione