Esami mai sostenuti, inchiesta all’Università di Palermo: lauree pronte per la revoca
Giro di vite nell’Ateneo palermitano per l’inchiesta sugli esami mai sostenuti e le lauree “fantasma”. Questo il risultato dell’inchiesta condotta dalla Procura che ha portato il Senato accademico a revocare un primo titolo in Economia. Altri tre rischiano di essere annullati a breve, ma sono una quarantina le persone – come riporta La Repubblica Palermo – che potrebbero dover tornare a studiare o addirittura perdere il lavoro. Per il rettore Fabrizio Micari, con tutta la dovuta cautela per la delicatezza del caso, è arrivata l’ora di “fare pulizia”.
Esami mai sostenuti e verbalizzati tramite i computer grazie alla longa manu di qualcuno, come nel caso dell’allora responsabile della segreteria di Economia Adriana Paola Cardella, che dopo le indagini della Squadra mobile è stata anche licenziata. Altre tre le ex facoltà interessate, come quelle di Architettura e Ingegneria, dove tra il 2007 e il 2010 sarebbe stato possibile pagare dai mille ai tremila euro per superare qualche “scoglio” senza doversi applicare sui libri.
Tutto nacque quasi per caso, quando i poliziotti di passaggio in viale delle Scienze notarono qualcuno litigare con un impiegato dell’Ateneo. Gli agenti ascoltarono lo studente che qualche ora dopo confessò di avere pagato per ottenere quel voto sul libretto e di non aver ricevuto quanto “pattuito”. Dopo gli accertamenti effettuati da una commissione d’inchiesta interna e le indagini della Squadra mobile venne scoperchiato il sistema e la Cardella confessò le sue responsabilità. Per evitare altri problemi andò in pensione, ma venne comunque condannata a 5 anni con il rito abbreviato.
Il suo avvocato, che sta preparando la sua tesi difensiva per il processo d’appello, è certo che ci siano altre persone che avrebbero reso possibile il conseguimento di esami dietro pagamento. L’inchiesta, infatti, coinvolgerebbe altri ex impiegati delle facoltà di Economia, protagonisti di un altro processo attualmente in corso e a giudizio insieme a una ventina di studenti. Al vaglio sono state passate tutte le tracce informatiche lasciate nel sistema dell’Ateneo.
(Fonte: Palermotoday.it)