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“Partanna ‘mpinta a mala banna”, presentato il libro

“Partanna ‘mpinta a mala banna”, presentato il libro
23 agosto
20:25 2014

partanna mala banna 3

Un pubblico numeroso, ha fatto da cornice, nelle ex scuderie del Castello Grifeo, alla presentazione del libro “Partanna ‘mpinta a malabanna e tu …a cu apparteni”, viaggio virtuale-letterario, nato sul gruppo facebook “Sei di Partanna se..” grazie all’iniziativa di Veronica Russo. “La Partanna del XXI secolo, quella di Facebook, è una comunità con un territorio ed un confine, ma senza mura. Il suo territorio, non appartiene alla geografia ma bensì all’utopia; i suoi confini non sono fisici ma attengono e delimitano un’identità ed un sentire comuniafferma nel libro Paolo La Rocca, uno degli autori. Una “community virtuale”, in cui i partannesi, vicini e lontani, giovani e meno giovani, iniziando a discutere, in uno spazio condiviso, si sono confrontati nel tempo, ponendo al centro un unico grande filo conduttore: Partanna. Dodici autori, riuniti, successivamente in progetto letterario, coordinato da Giusy Trinceri, che ha selezionato i post, facendoli divenire, pagine e capitoli di un libro, e che racchiude anche una fiaba sociale moderna“che serve”,come afferma la stessa Trinceri, “a cucire le parti che risulterebbero slegate, tessendo le necessità espressive di tutti”. La fiaba narra la storia di un ragazzino, figlio di genitori partannesi, che vivono da anni, in Svizzera, che va alla scoperta di un paese apparentemente semplice, ma in realtà pieno di complessità e di contraddizioni, in cui sono fatti, luoghi, personaggi, avvenimenti, proverbi, abitudini, modi di fare e di dire, rappresentano la linfa vitale che alimenta la fonte di Mnemosine a cui attinge il piccolo Federico, “lu niputeddu” continentale di nonno Vito, impegnato nel corso del suo lungo viaggio, alla scoperta del genius loci. Nonno e nipote, tradizione e futuro insieme, legame tra ciò che è stato e nostalgia di un avvenire sognato, abbandono e ritorno   attraverso storie che, nel libro, sviluppano una circolarità senza fine, ma non senza meta, attraversando i meandri del labirinto, che custodisce la memoria e i misteri della comunità partannese. Storia, memoria e tradizioni, che Federico, il protagonista, raccoglie in un tablet ed imprime nelle pagine di un libro, che affida al nonno, affinché lo porti con se, nel viaggio, da “emigrante”, verso la sua ultima dimora, dove continuerà a vivere con la testa tra le nuvole, ma con le radici ben salde, nella propria terra natia. Un racconto, che parla al cuore, senza tecnicismi e riferimenti storici, per toccare ciascuno di noi, attraverso la storia del protagonista, che vive un percorso individuale e sociale, che serve, a detta degli autori, a capirci, comprenderci, identificarci, distinguerci e, soprattutto, aritrovarci. Un paese, che diventa spazio fisico e mentale comune odiato ma anche amato, in cui tradizioni, personaggi, luoghi ed eventi caratteristici, animano la comunità, ed in cui i protagonisti, attraverso una grande metafora di vita, vivono un viaggio che li riporta a casa alla riscoperta delle loro radici e della loro identità. I proventi raccolti dalla vendita del libro saranno devoluti in beneficienza.

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