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Contributi per la videosorveglianza. Partanna, Gibellina e Calatafimi in Prefettura per sottoscrivere il “Patto”

Contributi per la videosorveglianza.  Partanna, Gibellina e Calatafimi in Prefettura per sottoscrivere il “Patto”
24 maggio
15:53 2018
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È stata trasmessa a tutti i sindaci italiani la comunicazione a firma del Segretario Generale Veronica Nicotra inerente la circolare del Ministero dell’Interno del 28 marzo u.s. con la quale si dirama lo schema di Patto per la sicurezza urbana dedicato ai sistemi di videosorveglianza e relativo alla concessione dei contributi con scadenza 30 giugno 2018 ai sensi del decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del 31 gennaio u.s.

Il prossimo 25 maggio alle ore 10,30, nei saloni di rappresentanza della Prefettura, saranno sottoscritti dal Prefetto Darco Pellos e dai  Rappresentanti dei Comuni di Trapani (Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Custonaci, Favignana, Gibellina, Marsala, Pantelleria, Partanna, Petrosino  e San Vito Lo Capo) i “Patti per l’attuazione della sicurezza Urbana” indicati dal decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14.

Si tratta di accordi di collaborazione e di solidarietà stipulati tra Stato ed enti locali che prevedono l’azione congiunta di più livelli di governo e la promozione di interventi, anche in via sussidiaria e nell’ambito delle responsabilità di ciascuno, per rendere effettivo il diritto alla sicurezza.

Il disagio sociale e lo scadimento dei comportamenti civili sono spesso strettamente legati a fenomeni di maggiore pericolosità e allarme che ledono il diritto alla sicurezza, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione.

L’obiettivo del Patto è quello di eliminare progressivamente le aree di degrado e di illegalità, nel rispetto delle competenze delle autorità di pubblica sicurezza, ottimizzando l’integrazione con le politiche di sicurezza delle autonomie territoriali e impegnando maggiormente le polizie locali.

Il Decreto Legge sopra indicato, tra l’altro, individua la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria attraverso l’installazione di sistemi  di videosorveglianza per i quali è stata autorizzata una spesa complessiva di trentasette milioni di euro, riferita al triennio 2017/2019.

Il  documento che verrà sottoscritto, necessario per accedere all’erogazione del contributo, rientra tra le previsioni del decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, in data 31 gennaio 2018 (pubblicato sulla G.U. –Serie Generale  n. 57 del 19 marzo 2018).

Il decreto stabilisce, infatti, che  possano fare domanda solo i Comuni che hanno sottoscritto i patti di cui all’art. 5, comma 1 del decreto-legge, il cui testo contempli tra le misure anti degrado l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate aree del territorio comunale o infra-comunale maggiormente esposte a rischi criminali e prevede, inoltre, che il tracciato di progetto del  sistema di videosorveglianza per la cui realizzazione viene chiesto il finanziamento non deve sovrapporsi con quelli già precedentemente realizzati con finanziamenti comunitari, statali, regionali o provinciali concessi o erogati negli ultimi 5 anni.

E’ stabilita, inoltre,  l’inammissibilità di proposte progettuali che prevedano la sostituzione o la manutenzione di impianti già esistenti.

 

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