Trapani: due cani muoiono durante combattimenti clandestini
E’ una bieca “usanza”, che a volte sembra lontana ed esistente solo sui giornali, ma in realtà è più vicina di quanto sembra: la lotta clandestina di cani continua a mietere vittime, e a Trapani si è scoperta una vera e propria carneficina di bestiole randagie, utilizzate probabilmente come vittime da sacrificare nell’addestramento dei cani da combattimento; cani da combattimento che avrebbero assassinato altri quattro zampe, trovati addirittura sgozzati (come da insegnamento nelle tecniche di addestramento alla lotta). Nella zona del Ronciglio vi sono diversi cani senza padrone, che circolano nel territorio senza dare fastidio a nessuno: probabilmente qualcuno, abbagliato da istinti di cattiveria e dal desiderio di soldi sporchi e facili, ha ben pensato di sfruttare queste “risorse” per mettere su un circo di combattimento che suscita il massimo dello sdegno e dello sgomento sociali. Subito partite le denunce da parte del Partito Animalista Europeo e delle associazioni animaliste. A seguito della scoperta delle carcasse, e anche di altri cani feriti alla testa e alle orecchie, è intervenuto Enrico Rizzi responsabile del Partito animalista che ha sollecitato l’intervento della magistratura «affinché venga aperta una inchiesta per individuare il responsabile o i responsabili del decesso dei due cani randagi e del ferimento delle altre bestiole».