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Castelvetrano: Antonio Portuesi dona al Comune una riproduzione del Tempio di Hera

Castelvetrano: Antonio Portuesi dona al Comune una riproduzione del Tempio di Hera
24 aprile
15:23 2014
sindaco errante

Il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante

Il Sindaco di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, rende noto che l’Amministrazione Comunale ha deciso di accettare la donazione da parte del signor Antonio Portuesi di una splendida riproduzione in scala del Tempio di Hera di Selinunte. Nei giorni scorsi il signor Portuesi aveva scritto al primo cittadino per  manifestare la volontà di donare alla città il più importante dei suoi lavori e precisamente la ricostruzione perfettamente in scala del Tempio E, realizzata interamente con pietra arenaria e frutto di un minuzioso lavoro che lo ha impegnato per oltre dieci anni.

Voglio ringraziare il signor Portuesi per il grande amore che ha sempre palesato per la città in cui è cresciuto e dove ha svolto la sua attivitàha affermato il Sindacoun grazie anche all’avvocato Enno Brillo che, conoscendo le volontà dell’artista, ha creato il contatto che consentirà alla cittadinanza di poter godere di quest’opera che ospiteremo nell’atrio del museo civico. Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma questa è l ‘ennesima prova tangibile di come la mia comunità stia crescendo, aumentando la propria consapevolezza e l’amore per la nostra città”.

Antonio Portuesi, 84 anni, è molto noto nella borgata di Marinella di Selinunte, dove si trasferì negli anni ’50 svolgendo varie attività dall’edilizia, alla panificazione, dall’allevamento alla creazione di ceramiche artigianali. Dalla sua azienda, che sorge ancora oggi, davanti il Parco Archeologico di Selinunte, passava ore ed ore ad ammirare il maestoso tempio di Hera , e spinto dall’amore per quelle “pietre”, decise di riprodurlo in tutta la sua interezza, dal basamento, alle colonne, dalle metope ai capitelli. Oggi, con lo stesso amore con il quale ha realizzato le sue opere, non volendo disperdere il suo lavoro, la decisione di donare la sua opera più grande alla città perché, come dice lo stesso Portuesi, attraverso la sua visione possa valutare maggiormente il suo territorio e quanto di grande e maestoso i nostri avi ci hanno tramandato.

Nelle prossime settimane  la maestosa opera, lunga oltre tre metri e larga oltre due metri, verrà trasferita presso il Museo Civico, di via Garibaldi, dove troverà allocazione nell’ampio atrio posto all’ingresso e sarà visionabile gratuitamente dai cittadini e dai turisti.

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