Giuseppe Rallo confermato segretario generale Uil Poste Trapani
Giuseppe Rallo, 49 anni, di Trapani, è stato confermato segretario generale Uil Poste Trapani. E’ stato votato all’unanimità ieri in occasione del 16° congresso territoriale di categoria “Partecipare per la crescita dello sviluppo e del lavoro” che si è svolto alla Baia dei Mulini di Erice.
Sono stati chiamati, inoltre, a far parte della segreteria territoriale Armando Busetta e Maria Piranio.
I lavori sono stati presieduti dal segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello.
E’ intervenuto, tra gli altri, il segretario generale della Uil Poste Sicilia Umberto Gentile.
Il segretario provinciale Rallo, nella sua relazione congressuale, ha fatto un’analisi dell’attuale situazione dell’Azienda poste italiane, soffermandosi in particolare sul’argomento “contratti di lavoro”.
“I lavoratori part time impiegati nelle poste trapanesi che aspettano la trasformazione del proprio rapporto di lavoro in full time oggi sono 70 – afferma Giuseppe Rallo – Considerato che lo scorso anno sono stati trasformati solo tre rapporti di lavoro da tempo parziale a tempo pieno, le prospettive che questi lavoratori hanno non sono delle migliori. Bisogna velocizzare i tempi. Questo consentirà a tali dipendenti, tenuto conto della pesante crisi economica che vive il paese, di poter contare su uno stipendio migliore con cui poter sostenere le proprie famiglie. Il passaggio al contratto full-time non è impossibile poichè si tratta di lavoratori assunti nell’ambito del progetto Svincolo, che prevede il turn over tra un genitore – impiegato a tempo pieno – e un figlio – impiegato a tempo parziale. Le condizioni per la trasformazione del loro contratto, dunque, ci sono tutte e il nostro sindacato si impegnerà al massimo per sostenere i diritti di questi lavoratori, e di tutti i nostri lavoratori postali“.
I lavori sono stati chiusi dal segretario nazionale Uil Poste Ciro Amicone, che ha chiarito alcuni aspetti legati all’ormai probabile futura privatizzazione di Poste Italiane: “Ritengo che la graduale apertura al capitale privato possa essere positiva poiché consentirà a questa azienda di affrancarsi dal potere politico e dal potere sindacale di chi non lo esercita nel bene dei lavoratori“.