PartannaLive.it


Sanità: tra liste d’attesa infinite e fuga di medici

14 Febbraio
20:00 2025
Condividi

di Antonino M. La Commare

La sanità siciliana continua a essere una delle grandi emergenze irrisolte della regione. Ospedali sotto organico, tempi di attesa insostenibili per visite specialistiche e interventi chirurgici, pronto soccorso sovraffollati e un costante esodo di medici verso il Nord e l’estero: questo il quadro di un sistema sanitario in affanno, dove la qualità delle cure rischia di compromettersi sempre di più.

Le liste d’attesa rappresentano uno dei problemi più gravi per i cittadini siciliani. Secondo i dati aggiornati, per una risonanza magnetica in una struttura pubblica si può attendere fino a un anno, mentre per una visita specialistica cardiologica i tempi superano spesso i sei mesi. L’unica alternativa resta il ricorso alla sanità privata, con costi che molte famiglie non possono permettersi, generando così un sistema sanitario sempre più diseguale.

Alla base di questa crisi vi è una cronica carenza di personale. Il numero di medici e infermieri negli ospedali siciliani è tra i più bassi d’Italia, e il fenomeno della fuga di professionisti verso altre regioni è ormai fuori controllo. Stipendi più bassi rispetto alla media nazionale, contratti precari e condizioni di lavoro difficili stanno spingendo sempre più operatori sanitari a lasciare l’isola in cerca di opportunità migliori. Questo fenomeno sta mettendo in difficoltà interi reparti ospedalieri, costringendo molte strutture a ridurre i servizi o a chiudere intere unità operative per mancanza di personale.

Il pronto soccorso è un altro punto critico del sistema sanitario siciliano. Strutture sovraffollate, mancanza di posti letto e tempi di attesa infiniti stanno rendendo l’accesso alle cure un percorso a ostacoli per migliaia di pazienti. Episodi di aggressioni a medici e infermieri da parte di utenti esasperati sono in aumento, rendendo ancora più difficile la gestione quotidiana degli ospedali.

Nonostante le criticità, ci sono anche segnali di speranza. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato fondi per il potenziamento della sanità territoriale e per la creazione di nuove strutture di assistenza intermedia, con l’obiettivo di alleggerire il carico sugli ospedali. Tuttavia, la sfida principale resta la capacità di gestire efficacemente queste risorse e tradurle in servizi concreti per i cittadini.

La Sicilia si trova davanti a un bivio: o investe seriamente nel rilancio della sanità pubblica, con assunzioni mirate e riforme strutturali, oppure rischia di vedere un progressivo collasso del sistema, con conseguenze gravissime per la salute dei cittadini. La soluzione non può più essere rinviata, perché il diritto alla salute non può essere sacrificato sull’altare della burocrazia e dell’inefficienza.

About Author

Redazione2

Redazione2

Articoli correlati

Seguici su Facebook

Il cittadino Segnala

RUBRICHE

  Che cos’è un ripetitore WiFi e come funziona

Che cos’è un ripetitore WiFi e come funziona

[juiz_sps buttons="facebook, twitter, google"]

SEGNALAZIONI

Gli amici dell’AVIS Partanna:

ARCHIVIO DELLE NOTIZIE