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Salemi, Fabrizio Bracconeri replica alle accuse: “Inesattezze e omissioni sullo spettacolo”

Salemi, Fabrizio Bracconeri replica alle accuse: “Inesattezze e omissioni sullo spettacolo”
03 agosto
10:51 2018
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Affermazioni poco veritiere lasciano l’amaro in bocca. Si potrebbe riassumere con queste semplici parole la replica del comico Fabrizio Bracconeri ad un articolo che su certi aspetti, pone sotto una cattiva luce lo spettacolo “Risate e musica”. Uno spettacolo di beneficenza, nel quale com’è tipico il copione non è mai stato determinante.

“L’anima degli spettacoli di cabaret – come spiega lo stesso artista Bracconeri – è il coinvolgimento del pubblico che diventa esso stesso protagonista della serata. L’abilità del comico in questo caso, in base al target dell’evento, è quella di raccogliere gli umori della platea presente e adottare le tematiche che essa stessa ha deciso di affrontare. Questo avviene in ogni mio spettacolo che di volta in volta assume una impronta diversa.
Riguardo lo spettacolo di Salemi, posso accettare qualsiasi tipo di critica ma non da chi sembra neanche fosse presente o forse lo è stato per 10 minuti. Ci sono una serie di inesattezze scritte dalla signora Paula Gnidzieko che è giusto chiarire. Ciò che mi preme innanzitutto sottolineare che nello spettacolo non ci sono state volgarità.
Personalmente posso avere pronunciato una frase del tipo “ci siamo rotti il xxxzo”, ma non ritengo che sia sufficiente una affermazione del genere per definire la serata o la mia persona “volgare”.
Inoltre, non ho detto nulla contro l’Amministrazione comunale, di cui tra l’altro conosco i componenti da tempo così come tante altre persone a Salemi.

Lo spettacolo è stato fatto da chi è salito sul palco, gente scelta a caso, o addirittura indicata dalla stessa platea. Qualcuno tra coloro che hanno deciso di salire sul palco, o di farsi coinvolgere nello show ha manifestato un malcontento nei confronti del Comune: qualcuno ha parlato di un problema di riversamento d’acqua, qualcuno ha annunciato una candidatura politica. Io non posso dare giudizi sull’operato di una Amministrazione, poiché non vivo qui e non mi compete farlo. Il mio ruolo è quello di cercare di giocare sulle affermazioni di chiunque, aldilà del fatto che le cose dette siano reali o meno.
Posso dire alle Amministrazioni che abbiamo posizioni politiche diverse, siamo in democrazia per cui il problema non si pone. Faccio questo mestiere da 36 anni e se i miei spettacoli fossero volgari, senza dubbio alcuno, la gente si alzerebbe dalla sedia e andrebbe via ma non solo. Io, oggi, non potrei neanche fare gli spettacoli all’interno dell’Auxilium, di fronte ad una platea sensibile e attenta ai messaggi che chi sta sul palco invia. Invece sul palco dell’Auxilium ci sono stato due giorni prima lo spettacolo di Salemi.
Quella sera la gente si è divertita e ha applaudito. Ho ricevuto dai presenti solo attestati di stima. Ho giocato sulle battute fatte dai presenti, perché questo prevede il mio lavoro. Spesso è il pubblico presente che mi orienta sul tipo di comicità da adottare, sulle tematiche che si vogliono affrontare. Se un signore di 84 anni afferma che il vino gli produce lo stesso effetto del viagra, è ovvio che si scateni una serie di botte e risposte nelle quali la platea non può essere esente, e la platea era divertita.
Se una persona parla del Comune, io sono invitato a trattare l’argomento non con serietà ma sdrammatizzando e cercando di sorridere sui problemi. Quella sera ho parlato con Paola Gandolfo, con dei ragazzini non ho avuto feedback negativi. Tra l’altro abito a qualche decina di chilometri di distanza e quelli che sono i miei amici e conoscenti di Salemi non avrebbero avuto problemi a muovermi delle critiche ma non sono arrivate.
Ricordo di avere detto che io da italiano preferisco aiutare delle persone che hanno delle problematiche, come i 180 utenti della fondazione Auxilium (che si occupa di malattie che mutano le condizioni Psico-fisiche della persona), piuttosto che gli immigrati tra cui purtroppo, la cronaca ne da testimonianza, fanno parte anche persone che commettono atti criminali. Questo ovviamente non vuole essere una discriminazione quanto piuttosto vuole sollevare un problema sempre più attuale. Bisogna, chiedersi in sintesi, chi siano realmente coloro che vengono discriminati considerato che all’interno di un Asp l’uno ha la precedenza sull’altro. Bisogna chiedersi perché un immigrato ha la precedenza su un disabile, chiedersi chi è che sta soffrendo di più in quel momento. Proprio le demarcazioni creano le “differenze”. Il mio obiettivo è quello di mettere luce proprio su una percentuale di persone e ragazzi che nelle proprie difficoltà motorie e non, forse stanno diventando l’ultima “categoria” da tutelare, piuttosto che essere posti in cima. La mia critica non è verso i migranti ma piuttosto contro chi gestisce il sistema il tal modo o meglio non lo ha saputo gestire. Questo concetto credo che lo abbiano capito tutti i presenti e conferma ne è la dichiarazione dello stesso assessore Vito Scalisi che ha rimarcato quali disagi vivono coloro che hanno una disabilità e il quale mi ha anche mostrato la sua sensibilità verso le storie tragiche degli immigrati, storie di cui io non sono indifferente.
Non avrei mai fatto battute per mettere in imbarazzo i miei amici o persone presenti allo spettacolo. Tra l’altro sono sposato con una persona straniera.
Lo stesso pubblico ha indicato coloro i quali sapeva si sarebbero prestati volentieri ad essere interlocutori o animatori della serata, cantando e facendo le proprie battute che io non posso conoscere in anteprima. Il tutto si basa sull’improvvisazione propria di un’arte libera e indipendente. Mi spiace che la signora non abbia gradito la serata, forse non le sono andate giù delle affermazioni politiche che sono emerse durante la serata, ma si sa tutti la pensiamo in maniera diversa”.
Durante la serata, per il quale Fabrizio Bracconieri si è prestato a titolo gratuito, sono stati raccolti 400 euro che sono stati donati all’Associazione Spazio Libero Onlus. Inoltre, magliette, caffe e vino sono stati donati ad alcuni dei presenti come omaggi “per affrontare la vita, come afferma Bracconieri, con un sorriso in più”.

qui il precedente articolo 

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