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Liberato il motopeschereccio Flori: il compiacimento del Consiglio Provinciale e del Presidente Poma

Liberato il motopeschereccio Flori: il compiacimento del Consiglio Provinciale e del Presidente Poma
17 dicembre
18:31 2012

Disposto dalle autorità tunisine il rilascio del motopeschereccio “Flori”, del compartimento marittimo di Mazara del Vallo, e dei 9 componenti dell’equipaggio. La positiva notizia del dissequestro, avvenuto senza il pagamento di alcun riscatto, è stata resa nota nel primo pomeriggio di oggi dall’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Pietro Benassi, che ha personalmente telefonato al Presidente del Distretto Produttivo della Pesca-Cosvap, Giovanni Tumbiolo, mentre, nella sala attigua a quella del Consiglio Provinciale di Trapani, alla presenza anche del Presidente Peppe Poma, era in corso la riunione del Consiglio di Amministrazione della Società.

Il “Flori”, com’è noto, era stato sequestrato l’8 dicembre scorso in acque internazionali, a 35 miglia a sud dell’isola di Lampedusa, e dirottato nel porto di Sfax. Questo ennesimo sequestro aveva provocato ulteriori giustificate polemiche e dure prese di posizione, a pochi giorni di distanza (il 3 dicembre) dalla riunione straordinaria e aperta su questo scottante argomento tenuta dal Consiglio Provinciale, con la partecipazione, fra gli altri, del rappresentante del Ministro degli Esteri, il Console Fulvio Rustico, e del Vescovo della Diocesi di Mazara, Mons. Domenico Mogavero.

Voglio esprimere, a nome dell’intero Consiglio Provinciale di Trapani, un sentito ringraziamento al Presidente della Cosvap, Giovanni Tumbiolo, e a tutte le altre competenti autorità, sia italiane che tunisine, – ha dichiarato il Presidente Poma – che sono intervenute con tempestività ed efficacia, risolvendo positivamente il caso nel giro di poco più di una settimana.

Il nostro auspicio adesso, lo ribadisco con forza,  – ha aggiunto il Presidente del Consiglio Provinciale – è che si arrivi al più presto alla definitiva soluzione della problematica legata all’esercizio dell’attività di pesca nel Canale di Sicilia affinché non abbiano più a ripetersi episodi del genere che mettono a repentaglio la serenità dei pescatori e di tutti gli operatori del mare nonché i rapporti di grande amicizia che ormai da tempo contraddistinguono le relazioni fra il popolo siciliano e quello tunisino.

Confido – ha concluso Peppe Poma – nell’impegno in tal senso assunto e già dimostrato, per conto del Governo italiano, dal Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi. Da Trapani è partito un discorso ben preciso e, con il coinvolgimento, la buona volontà e la collaborazione di tutte le parti interessate, potrà essere finalmente possibile il raggiungimento di concreti risultati.

                                                                                    L’UFFICIO STAMPA

17 Dicembre 2012                                                              (S. Ingianni)

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