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PartannaLive racconta: la crisi, questa sconosciuta

PartannaLive racconta: la crisi, questa sconosciuta
26 dicembre
12:07 2012

“Crisi…”, un termine che oggi viene pronunciato altrettanto quanto parole di uso comune e quotidiano, quali “ciao”, “mamma”, ecc… Eppure, nonostante la continua opera di bombardamento dei mass media sugli effetti devastanti che la presunta mancanza di vil denaro starebbe avendo sul portafoglio dei cittadini italiani ed europei in genere, ecco che si ripete la buona, vecchia, (in)sana abitudine di ogni anno: assalto di negozi, ristoranti, centri commerciali…, carta di credito e banconote rigorosamente alla mano. La redazione di PartannaLive ha svolto una piccola indagine nei luoghi commerciali del territorio, presi d’assalto dal consumatore piccolo, medio, grande, in questi giorni di festa: un nostro incaricato, collocandosi pazientemente “in fila” nei vari luoghi di spesa, ha raccolto piccole quantità di dati, che lasciano poi spazio a molti pensieri. Infatti, è parecchio significativo che, ad esempio, in un panificio, esercizio nel quale ci si reca solitamente per acquistare un bene di primaria necessità, in 5 minuti di coda si registrino solo 12 clienti, mentre nello stesso arco di tempo, in un ristorante dello stesso paese, si registrino ben 9 prenotazioni per un numero di persone variabili da 2 a 7. Così come risulta parecchio curioso che, in un momento storico in cui spesso non si arriva alla fine del mese, nessuno, ma proprio nessuno, rinunci alle mega ordinazioni di pranzi, cene, rinfreschi natalizi: su 15 intervistati, 11 hanno risposto che per il cenone della vigilia o il pranzo del 25 il menu prevedeva pietanze ordinate nei migliori locali culinari del proprio centro abitato. E i regali? la nostra “spia”, nei suoi soliti 5 minuti di osservazione, ha annotato che in 3 diversi punti vendita di vario genere sono stati consegnati rispettivamente 11, 8 e 16 pacchi dono, con scontrini annessi. Infine, caratteristico è il fatto che in determinati “centri di raccolta” della clientela, quale ad esempio un centro commerciale del territorio, non si riesca a trovare parcheggio, segno che, nonostante tutti si lamentino giustamente di quanto sia caro ed insostenibile il prezzo del carburante, la “carta di dieci euro” per andare a guardare le vetrine, comprare una coca al bar, e acquistare gli ultimi regali per la gioia di figli, nipoti e fidanzate, non manchi davvero a nessuno. E per fortuna!!! In ogni caso, questa piccola inchiesta svolta dalla nostra redazione serve per sensibilizzare l’opinione pubblica, in maniera costruttiva, perchè sebbene lo spirito spendaccione e la tradizione natalizia siano un binomio da sempre esistente e affatto negativo, è bene riflettere sul fatto che comunque non bisogna fingere di dimenticare i problemi economici per 4-5 giorni di festa, e che non bisognerebbe mai fare il passo più lungo della gamba per poi lamentarsi dell’assenza di un bastone di sostegno. E infine, se si spendono centinaia di euro in cambio di un qualsiasi bene materiale che finirà presto nel dimenticatoio, si possono benissimo spendere 1,2,5 euro per quei ragazzini che, armati solo della loro disperazione e di un bicchiere di carta, chiedono all’uscita del ristorante una moneta per mangiare anche loro: del resto, quando si esce da quel ristorante con la pancia piena, un obolo a chi in quello stesso ristorante può soltanto sognare di entrarci non appesantirà di certo il bilancio familiare, quando la crisi, questa sconosciuta, tornerà a svegliarci la notte. L’equazione è semplice, una moneta=un sorriso: anche questo è Natale!!! Buone feste da PartannaLive!!!

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