Riapre il Centro visite della Riserva di Santa Ninfa
Con l’arrivo della primavera riapre il Centro Visitatori della Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa”, ubicato a Santa Ninfa nel Castello di Rampinzeri, antico baglio risalente al ‘600, in un’area rurale di grande bellezza ed integrità.
Il Centro fornisce le prime informazioni sulle valenze geologiche e naturalistiche della riserva naturale e del territorio, attraverso pannelli divulgativi, roccioteca tematica con suggestivi campioni di rocce gessose, materiali informativi sulle escursioni e sulle proposte didattiche elaborate dalla riserva naturale, prodotti tipici locali.
Sono stati inoltre allestiti pannelli divulgativi sulla formazione e sull’evoluzione delle grotte, e sull’importanza dell’acqua come risorsa naturale necessaria alla vita dell’uomo e purtroppo spesso negata o abusata. Sarà inoltre possibile visitare sia l’esposizione temporanea sulla preistoria della Valle del Belice, curata dal Comune di Santa Ninfa, che custodisce importanti reperti risalenti al paleolitico, che il giardino storico del Castello, di grande bellezza e suggestione.
Il Centro Visitatori sarà aperto nei seguenti orari: martedì e giovedì: 9.00-13.30/15.00-17.00; sabato, II e IV domenica del mese, festivi: 9.30-13.30/15.00-17.30.
Dal Castello di Rampinzeri è possibile raggiungere la riserva naturale con una breve escursione naturalistica che consentirà di scoprire le principali emergenze dell’area protetta: le formazioni carsiche epigee (karren e doline), la tipica vegetazione degli affioramenti gessosi, la Valle del Biviere.
Per informazioni o prenotazioni (obbligatorie in caso di gruppi numerosi): tel. 3298620473-74-75 e-mail santaninfa@legambienteriserve.it
La Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa”, affidata in gestione a Legambiente Sicilia, ricade in un vasto altopiano carsico di notevole interesse geologico, paesaggistico e naturalistico.
La Riserva tutela gli ambienti ipogei della Grotta, ricca di splendide concrezioni gessose e carbonatiche, e la Valle del Biviere, caratterizzata da interessanti aspetti di vegetazione naturale (gariga, vegetazione ripariale, flora rupestre). Nell’area protetta sono diffuse suggestive forme carsiche superficiali: doline, conche chiuse formate dallo scioglimento delle rocce ad opera dell’acqua piovana; inghiottitoi, stretti imbuti che convogliano le acque piovane nel sottosuolo contribuendo alla formazione delle grotte; karren, piccole scanalature sulle trasparenti e candide rocce gessose.
Lungo i sentieri le escursioni sono libere, anche se in caso di gruppi numerosi (max. 50 persone) occorre concordare con l’Ente Gestore la data dell’escursione.
Le visite in Grotta (una vera e propria esperienza da speleologo) si effettuano esclusivamente per piccoli gruppi di 4-12 persone nel periodo aprile-novembre, con la guida degli operatori della riserva e dietro prenotazione obbligatoria.
Il Castello di Rampinzeri è un antico baglio, risalente nelle sue parti più antiche alla fine del XV secolo, come testimoniato dalle volte a botte ed a crociera e dalle fondazioni tardo-medievali ad arco a tutto sesto, su cui poggiano le mura perimetrali.
Fu proprietà di Don Luigi Arias Giardina, nobile palermitano che fu fondatore, primo barone e marchese di Santa Ninfa. Nel corso dei secoli ‘700 e ‘800 il complesso ha subito diverse trasformazioni architettoniche che lo hanno nobilitato nel prospetto in stile neogotico, sormontato da merli con pinnacoli svettanti, che domina tutta la vallata sottostante, e nell’adiacente cappella.
Il baglio conobbe il suo massimo momento di notorietà il 17 agosto 1937, quando il re Vittorio Emanuele III°, accompagnato dal principe ereditario Umberto II, dal Duca Amedeo D’Aosta e dal capo del governo Benito Mussolini, assistette dal terrazzo del baglio di Rampinzeri alle grandi manovre militari.
Del Castello di Rampinzeri si narra anche nel romanzo “Il Gattopardo”: “…si era giunti alla fattoria di Rampinzeri: un enorme fabbricato …… sulla porta solidissima …… un Gattopardo di pietra …; accanto al fabbricato un pozzo profondo, vigilato da eucaliptus, offriva muto i vari servizi dei quali era capace …… sapeva fare da piscina, da abbeveratoio, da carcere, da cimitero …”.