Castelvetrano: inaugurato un centro per favorire l’integrazione
Il Sindaco di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, ha tagliato il nastro che sancisce la riapertura dei locali dell’Ex Eca di via IV novembre, che sono stati recentemente ristrutturati con i fondi della Comunità Europea, nell’ambito del PO-Fesr 2007-2013.
I locali dell’ex chiesa della Madonna di Loreto, risalenti ai primi del 1600, hanno vissuto varie incarnazioni, ai primi del 1900 venne costruito un interpiano che ospitava l’università popolare, poi ospitò gli uffici della Leva, per poi diventare uffici dell’ente comunale di assistenza fino al terremoto del 1969, quando la struttura, che aveva subito una serie di danni, venne abbandonata.
Grazie ad una felice intuizione del responsabile del settore opere pubbliche Ing. Giuseppe Taddeo è stato allestito un progetto che prevedeva un restauro dei locali con interventi di efficientazione energetica ed impianto di dispositivi di auto produzione da fonti rinnovabili, per utilizzo quale centro per la prevenzione del rischio di marginalità sociale e per il miglioramento della qualità della vita in coerenza con la legge n. 328/2000 che è stato finanziato.
L’idea nasce in risposta all’analisi dei bisogni che emergono in maniera sempre più tangibile in un periodo di non facile transizione, per questo si vuole creare un approccio innovativo all’esperienza umana riguardo il rischio di marginalità sociale delle fasce più deboli quali i diversamente abili e gli extracomunitari. Attraverso un sistema di rete di servizi, si vuole creare un punto di incontro dove svolgere attività sociali, culturali e ricreative con l’ausilio di personale qualificato e specializzato, mantenendo le caratteristiche di una comunità legata alle proprie culture e tradizioni ma sempre più disponibile all’integrazione sociale.
Ieri si è quindi tenuto il seminario di apertura del progetto “Primavera integrazione possibile” in ordine al contrasto alla marginalità sociale ed alla integrazione per soggetti diversamente abili ed extra-comunitari.
Dopo il saluto del Sindaco della città che ha ricordato come: ”Arriva a compimento un progetto che aveva ottenuto un finanziamento con la precedente amministrazione e che noi abbiamo curato nei dettagli realizzando un altro dei punti programmatici con la creazione di una ludoteca per bambini autistici che fornirà un importante sostegno alle famiglie dei soggetti affetti da questo tipo di disabilità poiché i bambini avranno a disposizione una stanza sicura dove poter interagire, ma tante saranno le attività ed i progetti che si porteranno avanti e siamo certi che quel luogo possa diventare un laboratorio di integrazione”.
Dopo gli interventi della dott.ssa Francesca Lo Coco, del dott. Sebastiano Barbagallo psicologo, psicoterapista e musico terapeuta, della dottoressa Milena Lo Giudice pediatra, esperta nelle problematiche infantili, e del dott. Sergio Cherubin terapeuta dell’animam ci si è spostati presso i locali dell’Ex Eca per il taglio del nastro e per una visita guidata.
Queste nel dettaglio le attività che partiranno già nei prossimi giorni:
– Laboratorio di ceramica e disegno;
– Laboratorio di agronomia;
– Laboratorio di lingue: italiano – arabo – inglese;
– Laboratorio di musico-terapia;
– Laboratorio tecnico-cinematografico
SERVIZI OFFERTI
– Creazione di un punto di ascolto per utenti e famiglie;
– Attività ludico-ricreative con momenti di aggregazione sotto forma di gioco, tecniche di animazione, eventi sonori, canori, mostre, sacre, giochi sportivi, cineforum, video giochi;
– Promozione di rapporti integrati scuole, imprese, mercato del lavoro, AUSL, strutture esistenti nel territorio..;
– Attivazione di percorsi assistenziali integrati.
OBIETTIVI – FINALITA’
– Favorire l’integrazione attraverso punti di incontri con assistenti sociali, psicologi ed esperti, allo scopo di creare occasioni per lo sviluppo delle capacità attitudinali dei giovani utenti;
– Promuovere attività, attraverso laboratori mirati, al fine di contribuire all’inserimento attivo degli utenti nel più generale sviluppo della comunità;
– Potenziare e coinvolgere tutte le strutture presenti nel territorio quali: consultori, punti di ascolto, centri di mediazione familiare, centri di informazione in favore di famiglie, al fine far conoscere e migliorare i servizi che hanno l’obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno o di emarginazione, mediante percorsi assistenziali integrati;
– Organizzare incontri, che coinvolgano i soggetti interessati e le rispettive famiglie, al fine di contribuire all’inserimento attivo nella vita sociale e nel mondo del lavoro, attraverso l’attivazione di tavole di concertazione sul disagio scolastico con l’intervento dei servizi sanitari, dei servizi sociali del comune e delle istituzioni scolastiche del territorio.